Oggi in Italia si assiste ad uno sciopero contro i bilanci del governo Meloni

Oggi in Italia si assiste ad uno sciopero contro i bilanci del governo Meloni

Roma (EFE).- In Italia è in corso questo giovedì uno sciopero di otto ore nei settori della sanità e dell’istruzione e uno di quattro ore nei trasporti, indetto da due sindacati di maggioranza, CGIL e UIL, contro i bilanci approvati dalla Giunta governo. Da Georgia Meloni, che ha organizzato manifestazioni anche in diverse città del Paese.

Inizialmente era stato indetto uno sciopero dei trasporti di sole otto ore in alcune città del centro Italia, ad esempio, lo sciopero non si fermerà a Milano o Napoli, dove è stato indetto un altro giorno, ma il Ministro del Settore e il Vicepresidente Il presidente è stato determinato dal ministro del Governo Matteo Salvini in quattro ore.

Per questo motivo, lo sciopero dei trasporti avrà finalmente luogo dalle 9:00 alle 13:00 (8:00-12:00 GMT) per garantire i diritti dei cittadini secondo il governo, che ha fatto arrabbiare i sindacati, mentre i lo sciopero non riguarderà il settore aereo.

I college e le università sono chiusi

Nel settore dell’istruzione è stato indetto uno sciopero di otto ore, quindi molte scuole e università rimarranno chiuse, ma altri centri aprono regolarmente le porte agli studenti.

Gli studenti partecipano ad una marcia di protesta nel centro di Roma in una foto d’archivio. Effie/Alessandro Di Meo

Nel campo della sanità saranno garantiti i servizi considerati “essenziali”, ma molti specialisti o professionisti medici non parteciperanno alle consultazioni.

Anche i vigili del fuoco scioperanno tra le 9:00 e le 13:00, mentre i dipendenti stradali e autostradali rimarranno inattivi durante le ultime quattro ore di ogni turno.

Sciopero taxi e raccolta rifiuti a Roma

A Roma hanno scioperato anche taxi, lavanderie industriali e servizi di raccolta rifiuti. L’AMA, la società che si occupa della gestione dei rifiuti nella capitale, ha annunciato che garantirà i servizi minimi di base.

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Con lo slogan “Basta!”, Cgil e Uil hanno indetto uno sciopero per chiedere “aumento degli stipendi, estensione dei diritti e per contrastare la legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratori, pensionati e pensionati”. Dare un futuro ai giovani”.

I leader delle due organizzazioni sindacali parteciperanno al corteo nella centrale piazza del Popolo a Roma, dove non sarà presente l’altra principale federazione italiana, la Cisl, che non sostiene lo sciopero perché lo ritiene “sproporzionato”. “.

Lo sciopero, che oggi interesserà soprattutto le regioni del Centro, è stato indetto anche per il 20 novembre in Sicilia, il 27 novembre sarà la volta della Sardegna, mentre il 24 novembre uno sciopero di 8 ore o un turno intero interesserà tutti i lavoratori. Regioni settentrionali.

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