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L’Italia lancia il primo esoscheletro indossabile per bambini

L’Italia lancia il primo esoscheletro indossabile per bambini

Un nuovo passo per la scienza spagnola. L’Ospedale San Raffaele di Roma ha lanciato il primo esoscheletro pediatrico portatile uscito dalla Spagna. La tecnologia “si chiama Atlas e lui, insieme a Iron Man, è il mio nuovo supereroe”, come descritto da Daniel, un bambino di 5 anni affetto da ischemia perinatale del midollo spinale che ha potuto testarne il processo.

L’esoscheletro, che può essere indossato sopra gli indumenti dei bambini, come rivela in un comunicato il centro medico, contiene “otto motori, due nell’anca, uno nel ginocchio e uno nella caviglia di ciascuna gamba, per garantire libertà di movimento in tutte le direzioni.” Inoltre è collegato a un sistema di supporto che consente di camminare “in modo attivo, ripetitivo e controllato, consentendo alla persona di interagire con l’ambiente liberamente e in sicurezza”.

L’azienda responsabile del suo sviluppo, Marcy Bionics Ha spiegato che si tratta “dell’unico esoscheletro al mondo che permette al bambino di muoversi liberamente e la cui unicità risiede nella tecnologia flessibile che si adatta al corpo dell’utilizzatore”.

per lui Direttore delle Relazioni Aziendali e della Comunicazione, Victor Chacón“È un giorno molto speciale, essendo la prima struttura all’aperto per bambini in Europa al di fuori della Spagna”, ha detto all’HuffPost. “Dobbiamo tenere presente che questo dispositivo, un successo spagnolo, è sul mercato da un anno e ora stiamo avviando il processo di internazionalizzazione”. Il responsabile spiega che la tecnologia esiste già in Messico e si prevede di portarla in nuovi paesi.

La ricerca in questa prima fase si basa su 20 bambini, che getteranno solide basi all’interno dell’approccio riabilitativo proposto dall’ospedale italiano. Chacon aggiunge a questo mezzo: “Da qui, speriamo di continuare a crescere per esportare e facilitare l’accesso a questa tecnologia che ha un impatto positivo sulla qualità della vita dei bambini e delle loro famiglie”.

L’esoscheletro potrà aiutare i pazienti affetti da malattie come paralisi cerebrale infantile, mielofibrosi – lesioni del midollo spinale fino alla vertebra C4 – distrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatia o altre malattie neuromuscolari.

“La neuroriabilitazione è lo strumento che permette di riprogrammare le funzioni cerebrali attraverso il meccanismo della plasticità sinaptica”, spiega Marco Franceschini, Direttore del Laboratorio di Ricerca Clinica in Riabilitazione Neuromotoria dell’IRCCS Ospedale Romano.

Da parte sua, la responsabile del Dipartimento dell’infanzia e delle disabilità dello sviluppo dell’ospedale, Claudia Condolosi, ha confermato che “la maggior parte dei bambini che effettivamente la utilizzano nel nostro reparto non hanno mai camminato in modo autonomo”. “Con il sistema Atlas ora possono farlo e possono anche svolgere diverse attività come calciare un pallone e disegnare, cose che non avrebbero mai pensato fossero possibili”, ha sottolineato Condolosi.