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Mappa della resistenza: marce e proteste contro l’Unione nazionale democratica di Javier Maile |  Rifiuto delle organizzazioni sociali, dei sindacati e degli inquilini

Mappa della resistenza: marce e proteste contro l’Unione nazionale democratica di Javier Maile | Rifiuto delle organizzazioni sociali, dei sindacati e degli inquilini

In ore Decreto di Necessità e Urgenza (DNU) Annunciato dal presidente Javier Miley, che propone una profonda liberalizzazione dell’economia, pone le basi per la privatizzazione delle aziende pubbliche e abolisce leggi e regolamenti che tutelano i diritti fondamentali degli argentini, Sindacati e associazioni iniziarono ad organizzarsi per attuare la strategia di resistenza.

È stato uno dei primi ad agire Unione bancariache l’A Un abbraccio simbolico Sul marciapiede della sede della Banca Nacion, nella città di Buenos Aires, per esprimere il loro rifiuto della possibilità di privatizzazione resa possibile dalla DNU emessa mercoledì.

“La patria non è in vendita. La patria non è in vendita.”pubblicato sui social network Democrazia e Istituzioni, e si dichiarano in “stato di allerta e mobilitazione in difesa dei lavoratori e del popolo nel suo insieme”.

Un altro sindacato che ha condiviso una dichiarazione in cui respinge l’estrema destra DNU lo è Confederazione degli operatori educativi (CTERA)che ha definito il provvedimento “una sottomissione che minaccia i lavoratori, limitando le nostre leggi sul lavoro, i contratti collettivi di lavoro, il diritto di sciopero e tutte le libertà legali e sindacali” e ha dichiarato, come le banche, “Stato di allerta e mobilitazione”.

Lui Unione della Stampa di Buenos Aires (CEPREBA) Ha definito l’annuncio di Miley “illegale, illegittimo e incostituzionale”, come suggerisce “Progressi senza precedenti nei diritti e nelle organizzazioni dei lavoratori”.

In un comunicato diffuso giovedì, ha avvertito che la DNU di Milei “prevede che le società statali diventino società per azioni” e ha spiegato che “questa sentenza, per quanto riguarda l’agenzia Télam, la radio nazionale, la televisione pubblica e i contenuti pubblici, non ha alcuna validità giuridica .”

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Di fronte a questo scenario, il Sindacato della stampa ha dichiarato lo stato di “allerta e mobilitazione per organizzarsi con Fatpren insieme a tutto il movimento operaio, la CGT e la CTA” e Ha convocato per giovedì incontri alla televisione pubblica, alla radio nazionale e all’agenzia di stampa Telam.

Inquilini aggregatiun’organizzazione che lotta per difendere ed espandere i diritti degli inquilini, Giovedì ha invitato a scendere in piazza contro “la riforma secondo un decreto emanato dal re dell’Argentina, Javier Miley”. Il gruppo ha avvertito che ciò abrogherebbe la legge sugli affitti “che porta alla sospensione dei pagamenti, agli sfratti di massa, alla dollarizzazione degli affitti e ad una guerra di tutti contro tutti”.

“Oggi usciamo per le strade, agli angoli, sui balconi, facciamo rumore, ci incontriamo e, soprattutto, Ci stiamo difendendo da questo feroce attacco alla nostra dignità e alla nostra vita“, hanno espresso gli Inquilinos Agrupados nel loro invito che hanno pubblicato sui social network.