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Un’Europa divisa sta cercando di avvicinare le posizioni sulla riforma delle regole fiscali

Un’Europa divisa sta cercando di avvicinare le posizioni sulla riforma delle regole fiscali

La riunione dell’Ecofin si svolge con progressi sulla parte tecnica ma ancora lontani da un accordo politico. La corsa per la presidenza della Banca europea per gli investimenti dominerà l’incontro di oggi, senza un candidato chiaro.

Le cose a Palazzo si muovono sempre lentamente, soprattutto in Europa, un crogiolo di interessi economici e politici molto divergenti dove i grandi accordi spesso nascono con le pinze. Dopo la riunione dell’Eurogruppo di ieri, alla quale hanno partecipato i ministri dell’Economia e delle FinanzeI leader dell’UE hanno discusso con il segretario al Tesoro americano Janet Yellen questioni come l’impegno condiviso a mantenere il flusso di aiuti all’Ucraina “per tutto il tempo necessario”. L’Ecofin riprenderà oggi in Lussemburgo il dibattito sulla riforma delle regole finanziarie Dopo tre anni di letargo, l’Europa vuole riattivarsi a partire dal 2024. Il problema è come e con quale intensità.

I partner comunitari concordano però sulla necessità di riprendere il controllo del deficit e del debito pubblico dopo un periodo di tre anni di inerzia indotta dalla crisi. Non sono d’accordo sulla portata e sulla velocità con cui dovrebbero essere apportati gli aggiustamenti. Le incognite riguardano l’ordine del giorno dell’Ecofin di martedì che, secondo fonti comunitarie, probabilmente non verrà chiarito in questa riunione prima della riunione. La divergenza che rimane nelle posizionidiviso in due grandi blocchi.

Uno, formato da coloro che rappresentano una cosa particolare – Flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi finanziari, con road map che tengano conto della situazione dei paesi e degli spazi per gli investimenti, un’opzione sostenuta da Francia e Italia e difesa anche dalla Spagna, che chiede regole che consentano la riduzione del debito ma in modo compatibile con la promozione della crescita e della promozione sociale. sviluppo. investimento.

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D’altro canto, decine di paesi, guidati dalla Germania, Chiedere più garanzie Gli Stati membri ridurranno effettivamente i loro livelli di debito e i gap di bilancio. Garanzie che sono diventate Il principale ostacolo ai negoziati Ciò potrebbe ritardare il raggiungimento di un accordo. Fonti comunitarie, infatti, indicano nel prossimo incontro dell’EcoFin, a novembre, una data “più realistica” per raggiungere un accordo.

Vicepresidente dell’Economia, Nadia CalvinoIeri ha ammesso che i negoziati sulla riforma delle regole finanziarie sono “complicati” a causa della presenza di una “pluralità” di opinioni tra gli Stati membri, anche se lo ha sottolineato. Nella parte tecnica sono stati fatti “molti progressi”.. Resta quindi la parte più difficile: la politica. Calviño, che sarà messo sul tavolo oggi, ha detto: “Sono fiducioso che potremo iniziare subito i negoziati sul testo legislativo nel prossimo incontro economico”. Chiudi per provare a combinare le posizioniPerché discutere e riformare le regole finanziarie è una delle pietre miliari della presidenza spagnola dell’Unione europea.

In questo contesto, alla vigilia della ripresa del dibattito, Calviño annunciò una nuova decisione Riduzione di 5.000 milioni di dollari nell’emissione netta di debito spagnolo Per quest’anno, fino a 65.000 milioni. Si tratta di una riduzione che mette la Spagna “in una posizione di flessibilità e forza in questo contesto di tassi di interesse in aumento”, secondo il vicepresidente, che ha difeso “il buon andamento dell’economia e il nostro forte impegno nella disciplina fiscale”, mettendo il deficit inferiore al 3% del Pil nel 2024 e debito al 106,3%

Presidenza della Banca europea per gli investimenti

Tra le altre questioni che l’Ecofin affronterà figurano: Concorso per la presidenza della Banca Europea per gli Investimenti (BEI)un mistero che rimane irrisolto.

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Nadia Calviño, che ieri aveva escluso che la questione venisse affrontata nella riunione di oggi, ha insistito per essere nominata alla guida della Banca Europea. Ha un “forte sostegno”Anche se non ne ha rivelato nessuno. Germania Ha confermato di aver già scelto il suo candidato, come ha affermato il ministro delle Finanze, Cristiano LindnerMa non lo ha annunciato pubblicamente, il che ha sollevato dubbi sulla direzione in cui potrebbe cambiare l’equilibrio.

Le preferenze del Cancelliere tedesco. Olaf SchulzIl Paese sembra propendere per Calviño, ma il suo ministro delle Finanze tende verso l’ex commissario europeo alla Concorrenza Margrethe VestagerÈ lui il più grande rivale di Calviño in questa competizione, alla quale competono, con poche opzioni, anche l’ex ministro italiano Daniele Franco e due attuali vicepresidenti della Banca europea per gli investimenti, la polacca Teresa Czerwinska e lo svedese Thomas Ostros. Finora solo il Portogallo ha mostrato sostegno pubblico alla candidatura di Calviño.