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Santopadre svela i punti di forza di Matteo Berrettini: cosa aspettarsi da Wimbledon

In tanti, soprattutto tra gli appassionati di pronostici tennis, si continuano a chiedere se questo possa essere finalmente l’anno giusto per vedere Matteo Berrettini vincere a Wimbledon. Se l’anno scorso, decisamente a sorpresa, è arrivato fino all’atto conclusivo, dovendo cedere di fronte alla superiorità di Djokovic, quest’anno il tennista romano potrebbe avere una seconda opportunità.

L’intervista all’allenatore di Berrettini, tra l’altro, mette in evidenza come anche lo stesso team del tennista romano nutra diverse speranze che possa essere finalmente arrivata l’occasione giusta per far diventare quel sogno realtà.

Il tabellone a Wimbledon

Insomma, anche tutti i fan azzurri sono in grande attesa, nella speranza che l’edizione 2022 di Wimbledon possa vedere un italiano trionfare per la prima volta in questa meravigliosa manifestazione. Certo, c’è un ostacolo mica da ridere che non si può far finta di non vedere. Stiamo parlando di Novak Djokovic, ancora una volta considerato come il favorito numero uno per fare sua, per l’ennesima volta, questa kermesse.

Eppure, alle sue spalle, anche diversi appassionati di pronostici, vedono una chance ancora una volta proprio per Berrettini. Non c’è dubbio che il tennista romano abbia tutte le carte in regola per provare a tornare nuovamente in finale, esattamente come è accaduto lo scorso anno. E il tabellone, da questo punto di vista, è favorevole, visto che Djokovic si trova nella parte alta, mentre Berrettini è in quella bassa.

Insomma, dal punto di vista del tabellone, il rivale uno rappresenta un potenziale rischio solamente nell’atto conclusivo della manifestazione. Certo, bisogna anche arrivarci in finale. Dal momento che Berrettini è la testa di serie numero otto a Wimbledon, il sorteggio è stato anche piuttosto benevole. Dal punto di vista teorico, si potrebbe profilare un duello ai quarti di finale contro Stefanos Tsitsipas, il numero 4 del torneo. Uno scontro certamente difficile sulla carta, ma che deve tener conto anche del fatto che il tennista greca non è ancora completamente a suo agio sull’erba, una superficie su cui deve maturare ancora. E, dopo il greco, in semifinale potrebbe arrivare l’ostacolo Nadal: avversario tostissimo certo, ma il problema al piede lo continua a perseguitare e bisogna sottolineare come nel 2022 non abbia ancora disputato nemmeno un match sull’erba.

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Come ha saputo gestire l’infortunio

Una delle cose più difficili, per atleti di qualsiasi disciplina, è quella di affrontare un riposo forzato, ovvero in seguito a un infortunio. In certi casi, infatti, non serve a nulla fremere per tornare il prima possibile, ma anzi accelerare il più possibile le tempistiche ha solamente l’effetto contrario e aumenta il rischio di ricadute.

È tutto ciò che non ha voluto fare, invece, Matteo Berrettini, che ha preferito ascoltare passo dopo passo le indicazioni e i suggerimenti del suo staff medico, fisioterapista completo, che l’hanno seguito in tutto il percorso di riabilitazione. Senza ombra di dubbio, il momento più complicato è stato quello subito dopo l’operazione chirurgica ai tendini della mano destra. In quell’occasione, infatti, a Berrettini non era concesso nemmeno sudare e, di conseguenza, ha dovuto inevitabilmente azzerare qualsiasi tipo di attività fisica, in maniera tale da evitare di correre ogni tipo di rischio in merito a possibili infezioni.

Passate le canoniche due settimane di riposo assoluto, ecco che Berrettini ha potuto focalizzarsi anche sui suoi punti deboli, come ad esempio gli arti inferiori. Il coach del tennista romano, Vincenzo Santopadre, ha messo in evidenza, nel corso dell’intervista, proprio come sia stato fatto un grosso lavoro specifico per potenziare le gambe e i risultati ottenuti in quest’ultimo periodo sono stati straordinari, superiori addirittura a quelli che Matteo ha avuto per tutta la sua carriera.