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Luna di miele tra Parigi e Roma – Diario Digital Nuestro País


Macron e Draghi. un file

Roma, 6 set. (Sputnik) – Il recente incontro tra Draghi e Macron a Marsiglia ha segnato un nuovo passo verso il rafforzamento dell’asse tra i due Paesi latini, rafforzando la loro cooperazione per affrontare le sfide globali.

Dalle liti passate…

Tre anni fa, Francia e Italia stavano conducendo una spietata guerra di parole. Dopo la vittoria del Movimento 5 Stelle (M5S) e della Lega alle elezioni italiane del 2018, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di “lebbra populista” nel Paese vicino, mentre i populisti italiani gli hanno pagato la stessa moneta. Matteo Salvini, leader della Lega e poi ministro dell’Interno, ha definito Macron un “pessimo presidente” che “parla molto e ultimamente”, mentre il cancelliere e capo del M5S Luigi Di Maio ha esortato l’Unione europea a imporre sanzioni alla Francia per lo sfruttamento delle nazioni africane.

Nel febbraio 2019, Salvini e Di Maio hanno sostenuto pubblicamente i gilet gialli, dopo che la Francia ha richiamato il suo ambasciatore a Roma per consultazioni. Poi i media italiani scrissero che l’ultima volta che l’ambasciatore galico dovette lasciare l’Italia fu nel giugno 1940, quando Mussolini dichiarò guerra alla Francia.

…per collaborare ora

Ora sembra tutto un lontano ricordo. Il governo, composto da M5S e Lega, ha cessato di esistere nell’agosto 2019, dopo che Parigi e Roma si sono affrettate a normalizzare nuovamente i rapporti e la cooperazione.

Così, nel luglio 2020, durante i negoziati sul Fondo europeo per la ripresa economica, Italia e Francia hanno formato un fronte comune contro i cosiddetti paesi frugali che hanno insistito su condizioni più rigorose per l’assegnazione degli aiuti finanziari dell’Unione europea.

I contatti bilaterali si sono ulteriormente intensificati dallo scorso febbraio, quando Mario Draghi, ex capo della Banca centrale europea e convinto sostenitore delle idee europee, è stato nominato primo ministro italiano.

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All’inizio di luglio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha effettuato una visita di Stato in Francia e ha sottolineato che esiste un legame unico tra i due Paesi “basato su una storia condivisa, su visioni e valori condivisi”.

Agenda Internazionale

Due mesi dopo è la volta di Mario Draghi: Macron lo invita a discutere di problemi europei e internazionali nel ristorante marsigliese “Le Petit Nice”.

A livello internazionale, il tema principale dei politici è stato il futuro dell’Afghanistan dopo la presa del potere dei talebani: la Francia sostiene l’idea di Mario Draghi di organizzare un vertice straordinario del G-20 sulla crisi afghana, anche se è dubbio che l’incontro sarà organizzato, perché Russia, Cina e altri paesi non occidentali non sembrano avere interesse.

Sull’immigrazione, Macron ha anche annunciato la sua disponibilità a sostenere l’Italia, uno dei principali punti di ingresso dei rifugiati nell’Unione europea, il che significa che sostiene l’utilizzo del bilancio europeo per rafforzare i confini esterni dell’Unione.

Anche per la Libia, dove le due nazioni latine si sono sfidate negli ultimi anni, è stata definita una prospettiva cooperativa. Francia e Italia vogliono stabilizzare il Paese maghrebino, ma soprattutto confrontarsi con gli altri attori importanti che ci sono, primi fra tutti Turchia e Russia.

Un nuovo hub nell’Unione Europea

Sugli affari europei, i due politici hanno discusso la proposta di creare una forza di intervento rapido dell’UE, che sarebbe composta da 5.000 uomini. Per Draghi e Macron questo progetto non dovrebbe competere con la Nato, ma a Washington la vedranno sicuramente diversamente, il che fa sorgere dubbi sulla sua realizzazione: non è un caso che i Paesi europei non siano ancora riusciti a dar vita ad alcuna difesa. Progetto senza l’approvazione degli Stati Uniti.

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Il più ambizioso è il progetto del Trattato del Quirinale, al quale i due Paesi stanno lavorando dal 2017. Se firmato, potrebbe dare un forte impulso alla cooperazione economica e culturale e creare un nuovo asse tra Roma e Parigi che ne integri uno. Già situato tra Francia e Germania.

Insomma, l’incontro tra Macron e Draghi segna una nuova tappa nella luna di miele che Francia e Italia hanno vissuto negli ultimi due anni. Con tutto ciò che unisce i due Paesi – dai forti legami economici ai legami culturali – è chiaro che l’amore tra loro si basa anche su interessi ben precisi: Roma e Parigi comprendono perfettamente che è più facile affrontare insieme le sfide globali. La pandemia di COVID-19 per le crisi internazionali come l’Afghanistan e la competizione con altri attori geopolitici, come in Libia. (Sputnik)