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L’Italia pubblica il suo piano di ripresa finanziato dall’UE

Il governo italiano domenica ha presentato il suo progetto di piano di ripresa, finanziato dall’Unione Europea (UE), che sarà presentato lunedì in parlamento.

Il piano quinquennale include costi per 222,1 miliardi di euro (circa 268 miliardi di dollari), di cui l’UE contribuirà con 191,5 miliardi di euro (231,6 miliardi di dollari).

Il piano, che ha ricevuto la sua prima visita dopo un incontro tra il primo ministro italiano Mario Draghi e il presidente della Commissione europea Ursula van der Len, è diviso in sei missioni, secondo un portavoce del governo.

49,2 miliardi di euro saranno stanziati per i lavori di “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura” e sono previsti investimenti per la diffusione di Internet di ultima generazione senza zone bianche in tutta la penisola.

Il capitolo su “Rivoluzione verde e cambiamento ambientale” mira a riciclare il 65% dei rifiuti di plastica e il 100% dei tessuti, che riceveranno la maggior quantità (0,6 68,6 miliardi), e promuovere il trasporto pubblico acquistando autobus a basso inquinamento.

Il governo sostiene il “settore dell’idrogeno” pianificando “grandi investimenti nelle fonti di energia rinnovabile”.

Il budget di 31.400 milioni di “Infrastrutture per il movimento sostenibile” mira a “prevedere lo sviluppo razionale di infrastrutture di trasporto moderne e sostenibili in tutto il paese”.

I suoi obiettivi principali sono la modernizzazione delle ferrovie regionali e gli investimenti nei treni ad alta velocità.

La divisione “Istruzione e ricerca” dispone di un budget di 31.900 milioni di euro e prevede la realizzazione di nuovi asili nido e scuole materne.

Con .4 22,4 miliardi, la divisione “Addition and Synchronization” cerca di “facilitare la partecipazione al mercato del lavoro (…) e promuovere l’inclusione sociale”.

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Il governo investirà in un fondo speciale o per creare imprese specialmente per le donne nelle periferie delle grandi città.

Con un finanziamento di 500 18.500 milioni, il capitolo “Salute” mira a rafforzare la prevenzione e i servizi medici locali, nonché la digitalizzazione complessiva del sistema sanitario.

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