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Lettera della donna che ha denunciato Montel

Lettera della donna che ha denunciato Montel

Ma il silenzio non fu immediato. Ore dopo che il denunciante è tornato a casa dopo essere stato aggredito sessualmente a casa di Montiel Il calciatore gli ha scritto su WhatsApp.

Ho preso il cellulare e ho ricevuto un messaggio da Gonzalo che diceva “Stai bene?” Alexis ha risposto: “Ero con qualcuno”.. e io risposi che era impossibile per lui stare con qualcuno di quella festa, il che gli dava indicazioni che lì non mi piaceva nessuno ea parte quello che non ricordavo. Smette di rispondermi e quando gli chiedo chiarimenti ricevo un messaggio WhatsApp da una donna che dice: “Sono Marissa, la madre di Jonesy”.Ho denunciato la giovane donna.

“Da allora, non ho più parlato con Gonzalo e ho continuato a parlare con mia madre, su consiglio del mio amico”, si legge nella dichiarazione del tribunale.

Ad aprile arriverà l’ultima lettera tra la donna e Gonzalo Montiel, che è stato il suo “fidanzato” a fine 2018 e inizio 2019, come ha spiegato la scorsa settimana l’avvocato della vittima, Raquel Hermida Linda.

prima di arrivare a quel punto La vittima ha tentato in diverse occasioni di comunicare con il calciatore solo per trovare risposte dalla madre, e anche minacce da parte di chi lo circondava.

“Le ultime minacce erano ‘non essere credibile’, nel senso che sapevano già che la denuncia era stata fatta”, ha detto Hermida Linda.

Il giornalista di Arginzuela Paolo Caplan ha detto che nel primo caso di violenza sessuale sembra essere accusato “un certo Acosta”, ma “la persona che passa i dati di Acosta è lo stesso Montel”.

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La persona che mente (alla vittima) è Montel, che dice “Acosta, il mio vicino, era un tossicodipendente e tu sei andato con i tuoi mezzi alla porta accanto”. Che coincidenza, portano gli abusi fuori di casa. E che coincidenza parlano di un’indiscutibile somiglianza con la sua tossicodipendenza”, ha dichiarato Hermida Linda.

La vittima, invece, “non ricorda né identifica” Acosta, ma è Montell che l’ha invitata al suo compleanno dicendo che si sarebbe “preso cura di lei”.

Hermida Linda ha anche osservato che il nome di Gonzalo Montiel non compariva nella denuncia che la vittima aveva presentato alla stazione di polizia e per questo motivo gli agenti di polizia non hanno voluto dargli copia di quanto aveva firmato.

Inoltre, l’avvocato fa notare che il calciatore “non era amico” della vittima, ma “se l’ha fatta amica, e l’hanno frequentata, e lui le ha detto che era bellissima, e l’ha invitata a casa per incontrare i suoi genitori, deliranti, ” con cui cade la teoria che la sua presenza in casa fosse una coincidenza. .

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