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“Gli italiani pensano che sia stupido essere onesti”

“Gli italiani pensano che sia stupido essere onesti”

Massimo Carlotto (Padova, 1956) è scrittore, drammaturgo e commediografo, nonché uno dei nomi più affermati. Romanzo nero mediterraneo. Ma quello era prima Un passato che poche persone vogliono per sé. All’età di 19 anni, come membro dell’organizzazione di estrema sinistra Lota Continua, lui La morte di un giovane studente è stata incolpata senza prove, di cui ha scoperto il corpo. assoluzione nel primo caso, È stato condannato a 18 anni di carcere Dopo il ricorso. Fuggì in Francia e poi in Messico Arrestato e deportato. Nel 1991 è stato condannato a 16 anni di carcere Dopo aver trascorso due anni in prigione, è stato graziato. “Il tempo guarisce tutto. Sono passati 40 anni. Sono libero dal 1993. È pazzesco pensarci tutto il tempo. Oggi ho un’altra vita, una moglie, un figlio. C’è un momento nella vita per rompere il passato.. La letteratura mi ha dato un senso del futuro perché ogni progetto era nuovo”.


«Per regolare i conti con la storia», scriveva Carloto nel 1994 Semi-autobiografico “Il fuggitivo”, uscito in Spagna solo in catalano (‘La vida fugint’, La Campana) e tratto da un film di Andrea Manni nel 2003. Ha anche bevuto dal suo passato Alligator è una serie con protagonista Marco PerattiUna vittima di un errore giudiziario come lui.

Il suo bel lavoro ‘Noir’ è appena nato ‘Un altro inverno sta arrivando’ (Alrevés / Crims.cat), in cui un ricco uomo d’affari decide di stabilirsi in una remota valle italiana, dove sua moglie, erede di una prestigiosa dinastia. Lì, in un mondo di decadenza e oscurità, si trovano minacciati e si imbattono in una guardia di sicurezza ossessionata dal ghiaccio bruno e dalla morte del figlio adolescente bulimico.

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Valli ancorate negli anni ’60

Quel romanzo della valle a Atmosfera soffocante E, pur non riconoscendolo, fu attratto da Ceriana presso Bergamo, “dove All’inizio della pandemia, il Covid si è diffuso perché gli imprenditori si sono rifiutati di chiudere le loro attività. Gli operai iniziarono a contagiare le loro famiglie e molti morirono”. “Ci sono molte valli così nel Nord Italia – testimonia –. Non è stato fino agli anni ’80 che agricoltori e allevatori sono diventati lavoratori con l’industrializzazione. Ma i capi restano. Dal punto di vista sociale, non ci sono stati progressi dagli anni ’60. Volevo riflettere quella mentalità”.


Qualcosa che promette si estende alle figure femminili. «L’ho chiesto a un gruppo di donne in un ristorante della valle. Il loro sogno è che i loro mariti si guadagnino bene da vivere per poter stare a casa senza lavorare. Come negli anni ’60».

Gli italiani, se hanno bisogno di soldi, commettono piccoli reati, ma non si considerano delinquenti. Dilaga la cultura dell’illegalità

“C’è Un evento locale In Italia”, avverte Carloto: “La mafia non è l’unica a commettere delitti. La gente comune, se ha bisogno di soldi, commette piccoli reati, ma nessuno si considera un criminale. Dilaga la cultura dell’illegalità. Gli italiani hanno visto come la classe politica, la classe imprenditoriale e le banche se la cavano con tutti i crimini. Guarda Berlusconi. E la gente dice: ‘Perché non posso farlo?’ Pensano che sia stupido essere onesti”.

Tutti in quella città mentono, manipolano e mantengono segreti. “Così va il mondo. Le bugie giocano un ruolo importante nella nostra società.. Le persone mentono tutto il tempo. È un modo per sopravvivere. A volte, in famiglia, le bugie evitano problemi e discussioni. La gente sa che i politici mentono. Twitter, Facebook… tutti parlano e mentono”.

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Album fotografico comunitario

Il romanzo mostra come gli estranei non siano i benvenuti in queste valli. “Il prete in chiesa o i giornali e le radio locali filtrano informazione e cultura. Questo è ciò che ha reso Meloney così tanto successo“, lamenta. E, come GiovaneSe non appartieni a una famiglia ricca, non puoi nemmeno andare a studiare all’estero. “Non hanno sbocchi. E molti sono dipendenti dall’alcol e hanno disturbi alimentari come l’anoressia e la bulimia”.


Non si può negare che Carlotto applichi nei suoi libri ciò che pensa dei gialli. “È un album di foto di famiglia di ogni momento sociale e uno strumento per raccontare le contraddizioni della società”.