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Francia, Germania e Italia accettano di gestire le navette spaziali Ariane 6 e Vega-C

Francia, Germania e Italia accettano di gestire le navette spaziali Ariane 6 e Vega-C

Francia, Germania e Italia hanno ribadito il loro impegno nei confronti dell’Agenzia spaziale europea all’apertura dell’incontro dei 22 Stati membri a Parigi.

L’Europa discute le sue ambizioni nello spazio in una riunione di 22 nazioni presso l’Agenzia spaziale europea.

Francia, Germania e Italia confermano il loro impegno per l’Agenzia spaziale europea.

A partire da questo martedì, un incontro tra i 22 paesi dell’Agenzia spaziale europea e i tre principali contributori dell’agenzia ha concordato di garantire il futuro funzionamento delle navette spaziali Ariane 6 e Vega-C e di consentire l’invio di piccoli e piccoli lanciatori per conto dell’ESA.

Un accordo che il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, considera un completo successo: “Considero l’accordo che abbiamo appena firmato con Germania e Italia il miglior punto di partenza che potessimo raggiungere per questa conferenza. In questo testo ci sono elementi essenziali sui quali abbiamo raggiunto un accordo dopo lunghe trattative tra Germania, Francia e Italia”.

L’Europa vuole assicurarsi il proprio futuro nello spazio, che sta diventando sempre più competitivo con l’ingresso di nuovi attori. La Francia chiede l’unità dei suoi partner europei per non perdere terreno a favore di cinesi e americani, che stanno investendo molto nella loro industria spaziale.

Per questo motivo, uno degli obiettivi principali di questo incontro è concordare il finanziamento dell’agenzia per i prossimi tre anni. Josef Achbacher, direttore generale dell’Agenzia spaziale europea, ha invitato gli Stati membri a contribuire con 18,7 miliardi di euro, una cifra che alcuni esperti considerano troppo alta.

Inoltre, 3,2 miliardi di euro dovrebbero essere assegnati anche alle piattaforme di lancio spaziale europee, che è una condizione per l’accesso indipendente dell’Europa allo spazio.

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