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Esplorano l’uso di algoritmi per determinare le tariffe aeree

Esplorano l’uso di algoritmi per determinare le tariffe aeree

Lo ha annunciato giovedì l’Autorità italiana per la concorrenza e la garanzia del mercato (AGCOM). Esplora i metodi utilizzati per determinare i prezzi dei voli Collega la penisola italiana con le sue principali isole Sicilia e Sardegna. Dopo aver riscontrato “livelli elevati” nelle tariffe durante i “periodi di picco della domanda”.

“A partire dal 2022, in linea con la ripresa della domanda di trasporto aereo di passeggeri, sono stati individuati livelli di prezzo più elevati da parte delle società istituzionali e non, corrispondenti a periodi di picco della domanda”, ha spiegato Antimonopoly in un comunicato.

L’AGCOM condurrà studi sulle “modalità di divulgazione pubblica dei prezzi dei biglietti di viaggio”, nonché sui “potenziali effetti negativi sul funzionamento del mercato e sulle condizioni di consegna ai consumatori” legati all’uso dei meccanismi di tariffazione. e le sue varie componenti”.

L’esecutivo ha imposto un tetto massimo alle aziende perché i prezzi dei biglietti erano più alti del 200% rispetto al prezzo medio, ma ha dovuto ritirarlo dopo le lamentele di alcune compagnie aeree, come Ryanair, che minacciavano di frenare la propria espansione in Italia e di aumentare i voli. Da paesi come Spagna e Portogallo.

L’AGCOM spiega giovedì che attualmente “le compagnie aeree adottano sistemi di tariffazione che, attraverso l’uso di algoritmi e software di elaborazione dati, adeguano e differenziano i costi dei voli nel tempo”.

Sottolineano che negli ultimi anni il grado di automazione e sofisticazione di questi sistemi è aumentato in modo significativo, a causa sia della crescita esponenziale delle informazioni elaborabili che dei progressi tecnologici.

E, avverte, “Guardando al futuro, l’uso dell’intelligenza artificiale e delle tecniche di machine learning consentirà l’utilizzo di algoritmi di autoapprendimento in grado di generare nuovi criteri di definizione dei prezzi”.