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DATA4CitSciNews, collegare il giornalismo dei dati con la scienza dei cittadini

DATA4CitSciNews, collegare il giornalismo dei dati con la scienza dei cittadini

In un momento in cui la disinformazione e le fake news stanno diventando una sfida sia per il pubblico che per i media, project neocera (coordinato da Science for Change) e divertitiorganizzazione Data4CitSciNewsconferenza su In che modo i cittadini possono contribuire al data journalism e combattere la disinformazione.

L’incontro, che ha avuto luogo il 28 novembre al Barcelona Science Park, è un punto culminante Il nuovo concetto di citizen science journalisme la necessità di una nuova cultura dei dati e i fattori che possono aiutare a diffondere la disinformazione.

Rosa Arias (CEO di Science for Change e Coordinatrice per Newsera) ed Elisabetta Tola (CEO di Formicablu e Coordinatrice per Enjoi) hanno dato il benvenuto ai partecipanti e spiegato gli obiettivi principali dietro Newsera ed Enjoi e la forte collaborazione tra i due. Da un lato, si concentra su Newsera Conoscenza del cittadino e capacità di comunicare In effetti con diversi agenti, Enjoi si concentra sull’impegno e l’impegno come elementi chiave per migliorare la qualità del giornalismo scientifico.

All’evento, Newsera ed Enjoi hanno unito le forze per ragionare insieme Come si può collegare il data journalism ai progetti di citizen science?guidata da un gruppo di relatori esperti nell’uso e nella visualizzazione dei dati e nello studio della disinformazione.

Matteo Moretti, di Sheldon.studio, è stato il primo relatore della giornata a parlare di “Data Journalism – What’s New?”. Il pluripremiato visual designer ha riflettuto sui problemi dell’uso dei dati e ha approfondito il significato di dati aperti: Non si tratta solo di rendere disponibili i dati, ma di democratizzarli, diffondendo una cultura dei dati e un pensiero critico nell’uso di Internet e dei media. generalmente. Per questo Mathieu propone di migliorare il data journalism progettando beni digitali condivisi a disposizione dei giornalisti, del settore pubblico e dei cittadini. Questo significa andare oltre il classico articolo giornalistico, per rendere i dati veramente accessibili alle persone, attraverso la narrazione visiva interattiva.

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qualche esempio Da questo approccio nascono i progetti cambiamenti climatici globali (che raffigura, in modo più ad hoc e spaziale, il set di dati copernicano sui cambiamenti climatici), Diversità in cartografia (uno strumento per contribuire e monitorare l’inclusione nei nomi delle strade) f dati rotti (Un cruscotto che raccoglie e riflette i dati sulla disabilità in Italia, promuovendo l’accessibilità stessa come parte integrante del design).

Chi crede alle notizie false?

Subito dopo, Joanna Gonçalves de Sa, Responsabile del Laboratorio di Fisica dei Sistemi Complessi LIP, ha proseguito la sua presentazione su “Who Believes in Fake News? La disinformazione come sistema modello per lo studio del comportamentoL’attuale ricerca in cui è attualmente coinvolta utilizza metodi sperimentali e computazionali (big data e sistemi complessi) per studiare il processo decisionale, in particolare in politica e salute.

Durante il suo intervento si è soffermato su un paradigma di diffusione della disinformazione, come le malattie infettive: ecco perché è necessario studiare gli ospiti (gli esseri umani) e l’ambiente in cui si diffondono (le reti), per capire come affrontare un problema. Tuttavia, combattere la disinformazione significa anche tenere presenti alcune contraddizioni: Fornire informazioni accurate spesso non aiuta e può persino peggiorare le cose. Dobbiamo prendere in considerazione l’ambiente dei social network, nei suoi dettagli tecnici e negli aspetti psicologici che guidano la diffusione di informazioni false, volute (false) o non intenzionali (false).

Presenta Jacopo Ottaviani Mappa Makoko, un progetto per mappare gli insediamenti informali in Nigeria. La mappa open data è pubblicata su Open Street Map ed è creata con la partecipazione dei residenti locali. Obiettivi del progetto Trasferire la conoscenza dei dati E creare un rapporto con i media locali.

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Karma Piero ha presentato il lavoro svolto dalla Fondazione Visualizzazione della trasparenza È stato creato nel 2020. In questi due anni ci ha lavorato Nuovi modi per rendere i dati aperti accessibili ai cittadini. Ad esempio, ha pubblicato dati sulla vaccinazione contro il coronavirus in Spagna e sugli effetti sulla salute dell’inquinamento atmosferico.

La comunicazione civica nella città connessa

Parliamo di Christophe Reitz infrapubblici, un progetto che consiste nel creare laboratori per riflettere su come le persone comprendono i fenomeni su larga scala (i dati sono uno di questi). Infrapublic affronta il divario tra gli studi giornalistici e la ricerca sulle smart city Identificare i dati sullo spazio urbano come un’opportunità per il giornalismo di andare oltre il paradigma del “cittadino informato”. Il progetto pianifica e valuta approcci su come giornalisti, cittadini, città, fornitori di dati e ONG di tecnologia civica possano lavorare insieme a livello locale per modellare le infrastrutture di comunicazione civica nella città connessa.

Per concludere le presentazioni, il membro del team di Newsera, Marco Boscolo, ha approfondito con i relatori i concetti di data journalism e disinformazione. Presentare e discutere Suggerimenti e suggerimenti per evitare la disinformazione quando si fa giornalismo scientifico e di datie citizen science journalism, ottenuto durante l’Ethics and Disinformation Lab, organizzato dal Nwewsera Project nell’ambito di CitSciComm Labs.

Per ottenere “feedback” dal pubblico, I partecipanti hanno valutato l’importanza dei diversi suggerimenti proposti; dalla metodologia di pubblicazione e dai dati che seguono principi “equi” (un insieme di principi per rendere i dati di ricerca facili da trovare, accessibili, interoperabili e riutilizzabili); discutere le lacune nella conoscenza ei limiti del metodo scientifico; Costruire relazioni di fiducia con le varie parti interessate; Essere aperti e trasparenti sulle motivazioni e sui potenziali conflitti di interesse, tra le altre opzioni.

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A conclusione della conferenza, la Project Manager di Newsera Joanna Magalhaes e il pensatore visionario Edgar Sanjuan hanno riassunto i concetti più importanti emersi durante la mattinata in Illustrazione rappresentativa dal viaggio.

Nel pomeriggio sono stati allestiti i laboratori Newsera ed Enjoi Partecipare alla creazione di roadmap e raccomandazioni per la comunicazione scientifica nel data journalism e l’approvazione di Principi, Standard e Indicatori (PSI).

Per concludere la giornata, gli assistenti di laboratorio hanno partecipato a entrambi i progetti L’inaugurazione della mostra Data4CitSciNews nel pappagallo verde.

Anna Violato È un comunicatore accademico presso formicablo Attualmente sta lavorando in neocera

Chiara Civetta È un’esperta di comunicazione e lavora presso Scienza per il cambiamento

Questa sezione è realizzata in collaborazione con Osservatorio Citizen Science in SpagnaCoordinamento con Fondazione Ibercivis

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