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Colpa dei corridori o gara?

Colpa dei corridori o gara?

C.Quindi fa male dire qualcosa del genere perché tradizionalmente el Giro d’Italia porta sorrisi, drammi e una forte dose di ciclismo nei suoi giorni migliori. Ma la ‘Corsa Rosa’ del 2023 lascia un ultimo retrogusto agrodolce. Primoz Roglic è il campione, meritato l’ultima volta fuori dalla folle scalata del Monte Losari, ma la gara ha rotto una stagione storica nel ciclismo. Duelli nelle Fiandre con Pogacar, classici distrutti da Evenepoel… E mancava quel tocco di razza con il mistero più misterioso.

Ma devi essere onesto. È un Giro segnato dall’assenza di Remco Evenpoel. Il tracciato è stato configurato in modo che il belga sia arrivato primo e poi abbia dominato le prove a cronometro. Costruire una leadership che è stata attaccata in diverse fasi da trappole di ogni forma e colore. Senza Remco, prevale l’uguaglianza. Troppo, vista l’immagine offensiva dei campioni.

Remco Evenepoel si prende il tempo per sperimentare e ripristina la ‘Maglia’ rosa

Jiro che ha tradito la sua storia

Il Giro è una corsa di Cubani, Bartali, Pantani, Indurain, Contador, Nibali… Il Giro è fatto di vette leggendarie, strategie folli e quella personalità che solo il Giro Transalbanese ha. Per tutto questo, il 2023 ha tradito la sua data. Hanno gareggiato per non perdere, non per vincere. Meteo e pioggia, tanto per cominciare. Fear of Eneos, Train and Field of Thomas, è alla sua ultima settimana. Il riassunto era fasi senza molta motivazione. Concentrati sulle mosse codarde nei porti che dovevano giudicare.

Santi Buitrago si libera alle Tre Cime di Lavaredo

È arrivato per decidere le Tre Cime di Lavaredo e la cronometro del Monte Lusari. Tre Cime, quella salita che ha portato alla gloria Merckx o ‘Tarangu’ non ha scontato la penalità e la brutale cronometro ha incoronato Roglic. poco per cosa È il turno Diamo la colpa ai ciclisti o all’organizzazione?

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Leggenda roguelike

Rispetta Primoz Roglic. Nonostante il Giro sia stato il più freddo che si ricordi – e tra l’altro abbiamo avuto un precedente per Hindley e Carapaz -, lo sloveno Senza Fine vince. La sua carriera era perfetta per il contesto agonistico stabilito dai Racers. Sapeva come fare scrupolosamente e colpire la grande accelerazione quando la gara lo richiedeva.

Questo è stato un cambio di bici rispetto ai due favoriti nella cronometro principale del Giro

Il modo in cui accetta le sconfitte, il modo in cui non si arrende mai e il suo atteggiamento da 10 lo rendono una leggenda. Sarà sempre bello se vince Primose, perché il ciclismo con lui vince. Uno straordinario vincitore della gara che ha concluso la storia nonostante la sua delusione. Crash, 26 secondi e King Roglic.

Il ciclismo ha a che fare con il Covid…

Il Giro d’Italia sarà coperto da È successo con qualcosa che pensavamo fosse sparito, che è il Covid-19. Il ciclismo deve fare qualcosa con il coronavirus che fa saltare in aria le loro corse. L’edizione 2023 ha avuto più positivi dell’edizione 2020, il Giro che ha cambiato date a causa del virus. È così che sono caduti i favoriti, come Evenepoel o Vlasov, e squadre come Soudal sono finite basse. Certo c’è un sospetto tra psicosi ed estrema prudenza…ma la verità è che è l’unico sport in cui ce n’è davvero uno. In tutti gli altri non compare. Nel ciclismo, colpisci e punisci. Cosa succede lì? Coloro che li giudicano per ascendere.

Il fan club di Derek J

Secondo a Vosombrone. Il secondo è a Viareggio. Quarto a Crans Montana. Il secondo è a Cassano Magnano. Il quarto è in Val di Zoldo. È il record di servizio di Derek G, La grande scoperta del Giro d’Italia. Uno scalatore canadese che ha cambiato la sua vita, partendo dal nulla e tentando la fortuna in ogni fuga, in ogni vetta, sfiorando la vittoria. Il suo stile, la sua aggressività, la sua insolenza e il suo successo nel colpire le brecce che stavano raggiungendo lo rendono uno dei migliori giocatori in gara. Sarà un nome con cui fare i conti.

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Accidenti, Filippo Zana, Marco Frigo e ovviamente l’eroe X sono il volto positivo del Giro che non finisce mai per innamorarsi. Che sia dovuto agli infortuni, al tempo, all’atteggiamento di alcune squadre o alla compatibilità delle loro stelle. Il Giro ha fatto una bellissima storia e ha riportato il ciclismo sulla terra. Pogacar e i suoi soci si stanno entusiasmando per la battaglia del Tour de France.