L’evoluzione della crisi politica in Italia tiene gli investitori al passo. Il premier Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni dopo che diversi partiti della coalizione si sono astenuti da un voto di fiducia volto a ricostruire la coalizione fratturata. Ma giovedì non c’è solo Roma al centro degli occhi degli operatori di borsa: la Banca Centrale Europea si prepara ad alzare i tassi di interesse per la prima volta in 11 anni nel tentativo di arginare l’escalation dei prezzi. A causa del clima di forte incertezza, i mercati europei aprono al ribasso: l’Ibex 35 perde lo 0,5%, dopo aver perso oltre l’1% il giorno prima. Anche Francoforte e Parigi hanno ridotto le loro posizioni tra lo 0,5% e l’1%, anche se Milano sembra essere l’indice più colpito tra i mercati azionari europei, con un calo di oltre il 2%.
All’interno della selettività spagnola, Bankinter e Pharma Mar si distinguono tra i titoli più redditizi, registrando un guadagno dell’1%. Invece, Colonial, Merlin Properties e Rovey sono i più puniti e lasciano più dell’1%. Dato l’imminente ritiro di Draghi, il premio al rischio italiano è salito sopra i 240 punti e gli investitori temono che l’instabilità politica che il Paese deve affrontare possa continuare ad aumentare questo spread. Il premio per il rischio spagnolo si attesta a 126 punti base.
Sul mercato dei cambi, giovedì l’euro è leggermente salito, dopo aver perso la parità con il dollaro la scorsa settimana per la prima volta in 20 anni. La ripresa dei flussi di gas nel gasdotto Nord Stream 1 è un leggero sollievo per la moneta unica, anche se le preoccupazioni per la crescita non sono diminuite e hanno continuato a indebolire la valuta dell’eurozona, che quest’anno ha perso il 10% finora.
Sebbene il sentimento di rischio rimanga fragile, Francoforte deve affrontare una doppia sfida. In primo luogo, alleviare l’iperinflazione di un anno aumentando il prezzo del denaro. La presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde ha aperto la strada a un aumento del tasso di 25 punti base, anche se molti analisti non escludono un aumento a sorpresa di 50 punti. Indipendentemente dalla sua decisione, la regolamentazione della politica monetaria da parte del cuore finanziario dell’Europa segue la Federal Reserve, che quest’anno ha alzato tre volte i tassi di interesse quest’anno. L’obiettivo è che le banche commerciali addebitino ai propri clienti più commissioni per aver prestato loro denaro, dopo mesi di consumi incontrollati che hanno aumentato la pressione sui prezzi.
Allo stesso tempo, l’istituzione monetaria dovrebbe fornire i dettagli del nuovo meccanismo annunciato nella sua ultima riunione straordinaria per evitare la frammentazione dell’Eurozona. Uno strumento più che mai urgente vista la possibilità che il premio al rischio italiano salga esponenzialmente con il Paese che si avvia alle elezioni anticipate per la crisi di governo.
Gli investitori si chiedono se il crollo delle azioni abbia toccato il fondo dopo le massicce vendite degli ultimi mesi tra la guerra in Ucraina, il rallentamento in Cina e i timori di un rallentamento economico. L’instabilità della situazione geopolitica continua a creare incertezza sui mercati finanziari. Sebbene il gasdotto tedesco Nord Stream 1 abbia ripreso a funzionare giovedì dopo 10 giorni di manutenzione, l’Unione Europea si sta preparando per uno scenario in cui la Russia interrompe le esportazioni di gas. Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che se le divergenze sulle sanzioni non verranno risolte, i flussi saranno ridotti. Di fronte alla minaccia del Cremlino, la Commissione europea vuole che tutti gli Stati membri, indipendentemente dalla loro esposizione al gas russo, riducano il consumo di gas del 15% tra il 1 agosto e il 31 marzo del prossimo anno. Una misura che resta da valutare dai governi di blocco.
I futures di Wall Street sono scambiati leggermente al ribasso, dopo che le azioni statunitensi hanno chiuso in rialzo il giorno precedente. L’indice Nasdaq Composite, che riunisce le principali società tecnologiche, ha registrato un aumento di oltre l’1,5%, dopo che i risultati delle società hanno inviato segnali incoraggianti. Netflix ha aumentato le sue entrate del 9% nel secondo trimestre, nonostante abbia perso 1 milione di abbonati. Un numero negativo per la piattaforma di streaming più grande del mondo, ma molto migliore del previsto, che ha portato a un aumento del 7% del valore di borsa della società.
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