Flamina&dintorni

Informazioni sull'Italia. Seleziona gli argomenti di cui vuoi saperne di più

4 ottobre incontro in Vaticano “Fede e Scienza: verso la COP 26”

Nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa di San Francesco d’Assisi, a un anno dalla pubblicazione dell’enciclica di papa Francesco “Fratelli Totti”, si tiene in Vaticano l’incontro “Fede e scienza: verso la COP 26”.

Città del Vaticano

Il 4 ottobre in Vaticano si svolgerà l’incontro “Faith and Science: Towards COP26”, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che riunirà leader religiosi e studiosi attorno a un appello ai partecipanti alla COP26, in programma dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow, Scozia. La COP26 sarà organizzata e realizzata dalla Gran Bretagna in collaborazione con l’Italia presso la Santa Sede. È stato sviluppato attraverso incontri virtuali mensili dall’inizio di quest’anno, in cui leader religiosi e studiosi hanno potuto condividere le loro preoccupazioni e desideri per una maggiore responsabilità per il pianeta e il cambiamento necessario.

chiamata congiunta

Questa partecipazione ha portato a un appello congiunto che sarà firmato dai leader religiosi durante il loro incontro in Vaticano la mattina del 4 ottobre, durante il quale Papa Francesco consegnerà l’appello all’Onorevole Alok Kumar Sharma, Presidente designato COP26, e all’Onorevole Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’Italia. Nel pomeriggio si terrà una sessione a porte chiuse presso l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

programma dell’incontro

Il programma del 4 ottobre prevede, tra l’altro, la lettura iniziale di alcuni passaggi della chiamata dei leader religiosi alla Cop26. Poi i capi religiosi firmano l’appello. Dopo un momento di preghiera e di saluto del Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, interverrà papa Francesco all’incontro. Nel pomeriggio – riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – si terrà una sessione a porte chiuse presso l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.

READ  La routine quotidiana grazie alla quale questo cardiologo giapponese è diventato sano e felice all'età di 95 anni