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Questa ‘torre pendente’ in Italia è stata chiusa per paura di crollare

Questa ‘torre pendente’ in Italia è stata chiusa per paura di crollare

Questo articolo è stato originariamente pubblicato Inglese

Il governo italiano ha criticato la struttura del consiglio comunale per non averla curata adeguatamente.

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Una torre storica di Bologna, nel nord Italia, è stata chiusa al pubblico durante il fine settimana a causa del rischio di crollo.

La torre Garrisenda era già inclinata, ma i sensori hanno rilevato movimenti insoliti e “allarmanti”.

La struttura è da mesi attentamente monitorata a causa delle crescenti oscillazioni dovute alla debolezza delle sue fondamenta.

“Stiamo lavorando per fare quello che è necessario”, ha detto il sindaco Matteo Lepore durante il consiglio comunale di lunedì.

Chiusure stradali attorno alla Torre Pendente di Bologna

L’area intorno alla Torre Garrisenda di Bologna è stata transennata, con scienziati dell’università della città che monitorano la struttura nel caso in cui si muova.

Costruito tra il 1109 e il 1119, questo monumento storico è una delle torri gemelle. BolognaLungo la Torre degli Asinelli i turisti possono salire.

Caricenda è alta 48 metri ed è una delle decine di torri Medioevo Una città costruita da residenti aristocratici per dimostrare la loro ricchezza.

La struttura ha già un’inclinazione di quattro gradi, leggermente inferiore alla famosa inclinazione di cinque gradi di Pisa.

Ora, il rilevamento di “oscillazioni irregolari” ha portato alla chiusura delle strade attorno alla struttura per consentire un monitoraggio dettagliato di potenziali dissesti.

Un team di scienziati ha installato sensori acustici che rilevano le crepe, insieme a un pendolo che traccia i movimenti.

Le strade restano chiuse fino a venerdì e anche la vicina Torre degli Asinelli è chiusa ai visitatori.

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Rischio crollo “sottostimato”

Secondo il sindaco Lepore, l’allontanamento del traffico dalle vicinanze della torre non è per ragioni di sicurezza, ma per consentire ai sensori di registrare dati più accurati.

Caricenda nel corso dei secoli ha inclinato – abbassata di dieci metri nel XIV secolo per paura che crollasse – ed è stata oggetto di diversi interventi nel corso dei decenni.

Nel 2019 sono state posizionate delle fasce d’acciaio attorno alla torre, e nel 2022 le fondazioni sono state rinforzate con iniezione di malta, ma i lavori non hanno risolto il problema.

Lucia Borgonzoni, sottosegretario al ministero della Cultura italiano, ha criticato l’approccio del consiglio comunale.

Nelle dichiarazioni alla stampa italiana si dice “preoccupato” per le oscillazioni finora rilevate.

Secondo lui, inoltre, il team scientifico incaricato di monitorare la struttura negli ultimi cinque anni avrebbe “sottovalutato la situazione”.

Ha aggiunto che il governo stanzierà circa 5 milioni di euro dal Programma nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) dell’Italia per i lavori di ricostruzione.

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“Il governo è intervenuto per salvare l’iconica torre di Bologna dopo che il consiglio comunale ha perso tempo”, ha detto.