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L’Italia richiederà a tutti i suoi dipendenti la “Covid Card”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi un decreto per il rilascio di un “passaporto sanitario” a tutti i lavoratori per il coronavirus, misura che entrerà in vigore il 15 ottobre e farà dell’Italia il primo Paese europeo a richiedere tale certificazione in materia di occupazione.

Apparendo dopo l’incontro, il ministro delle Pubbliche Amministrazioni italiano, Renato Brunetta, ha spiegato che “l’Italia è in prima linea nel mondo” con questa decisione che cerca di consentire al Paese di affrontare l’inverno in condizioni di maggiore sicurezza per evitare nuove chiusure. per la pandemia.

Brunetta ha evidenziato che l’economia italiana crescerà di circa il 6% nel 2021 nel suo complesso

Brunetta ha sottolineato che l’economia italiana crescerà di circa il 6% nel 2021 nel suo complesso, rispetto a un calo dell’8,9% nel 2020, e che anche questa iniziativa si sta muovendo nella direzione di tutelare questo rilancio.

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Il certificato, valido in formato digitale o cartaceo, mostra che qualcuno ha ricevuto almeno una dose del vaccino contro il coronavirus, ha superato la malattia o ha avuto un test negativo nelle ore prima di presentarsi, un periodo che ora si estende a 72 ore, da 48 ore prima.

Questo “corridoio verde”, come viene chiamato in Italia, è già richiesto per determinate circostanze, come l’accesso all’interno di bar, ristoranti, palestre, musei o convegni, e sarà ora richiesto a tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche e private settore.

Il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gilmini ha spiegato che il governo di Mario Draghi ha abbassato anche il prezzo dei test per il coronavirus: sarà gratis per chi non può vaccinarsi, costerà 8 euro per gli under 18 e 15 per il resto, contro circa 20 euro ora costa.

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Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha affermato che coloro che non forniscono il certificato o detengono falsi dovranno affrontare sanzioni pecuniarie e persino una sospensione temporanea del lavoro, anche se questo non significa che possano essere licenziati.

“L’obiettivo è aumentare la sicurezza sul lavoro”, ha aggiunto.

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L’Italia ha attualmente il 74,61% della popolazione sopra i 12 anni immune al coronavirus, numeri simili a quelli dei suoi vicini nell’Unione Europea.

L’applicazione del certificato di vaccinazione solleva tensioni nel governo, in particolare con la Lega di estrema destra, il cui leader Matteo Salvini sta cercando di ottenere il sostegno di un settore della popolazione che si oppone alle vaccinazioni e insiste sul fatto che tale tessera sanitaria sia un modo per costringere le persone a farsi vaccinare se non vogliono sottoporsi a un test molecolare o a un antigene persistente.

L’iniziativa è sostenuta anche da datori di lavoro e sindacati per evitare nuove restrizioni per arginare la diffusione del virus, ma mercoledì i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto in un incontro con Draghi che la vaccinazione fosse obbligatoria, uno scenario che l’esecutivo ha affermato “non contemplava, almeno per il momento”, secondo il segretario generale. Per il sindacato più grande del Paese, la Cgil, Maurizio Landini.