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L’Italia indaga su Intesa San Paolo e sulla sua banca digitale per i bonifici dei clienti

L’Italia indaga su Intesa San Paolo e sulla sua banca digitale per i bonifici dei clienti

Roma, 2 novembre (EFE).- L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) sta indagando su Intesa Sanpaolo, il primo gruppo bancario italiano per quota di mercato, e sulla sua banca digitale, Isybank, “in relazione al trasferimento di diverse centinaia di migliaia di conti titolari”, ha annunciato oggi la società. .

Secondo l’Antitrust, che ha ricevuto circa 2.000 segnalazioni relative al programma di scambio, le informazioni inviate ai clienti erano “vaghe e diffuse in modo non coerente con l’importanza della questione in questione”.

La banca centrale italiana ha già chiesto a Intesa Sanpaolo di attuare la transizione alla sua nuova banca digitale in modo “ordinato” e con “comunicazione adeguata”, come ha recentemente rivelato il ministro per le Relazioni con il Parlamento Luca Sirianni.

In una comunicazione inviata da Intesa Sanpaolo, l’AGCM spiega che si tratta di clienti “prevalentemente digitali” ovvero “familiari con servizi e canali digitali, nonché clienti consumer che non utilizzano alcuna tipologia o filiale”. “.

Nello stesso documento veniva data loro la “mera possibilità” di dichiararsi “prevalentemente non digitali”.

Secondo l’Antitrust, “le informazioni inviate ai correntisti coinvolti nell’operazione sono apparse vaghe e diffuse in modo non coerente con la rilevanza della vicenda”.

«I consumatori hanno lamentato che la comunicazione veniva recapitata in un periodo dell’anno che spesso coincideva con le vacanze estive, senza alcuna riscontro specifico nell’internet banking o nell’app di Intesa Sanpaolo», spiega.

Per questo motivo, “i correntisti non erano pienamente consapevoli del trasferimento del proprio conto ad altro operatore e, infatti, ne sono venuti a conoscenza solo dopo il termine fissato da Intesa Sanpaolo per manifestare la propria opposizione al trasferimento” e “il il diritto di opposizione al trasferimento non sembra essere specificato con sufficiente chiarezza.”

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Inoltre, “rappresenta importanti novità nelle attuali condizioni contrattuali con Intesa Sanpaolo e nelle modalità di fruizione del servizio: essendo un operatore completamente digitale, si può solo comunicare. Da uno smartphone, come Intesa Sanpaolo, non da un personal computer” navigatore”.

E “alcune funzioni e servizi che scompariranno (ad esempio le cosiddette carte virtuali) sono in Intesa Sanpaolo e non in Isybank”, secondo l’organizzazione “almeno per alcuni correntisti aumenta il costo di tenuta del conto”.

Presentandosi il 18 alla Camera dei Deputati, il ministro Siriani ha spiegato che la Banca d’Italia ha chiesto anche alla finanziaria di consentire ai clienti “non interessati” a trasferire denaro di tenere i propri conti presso Intesa Sanpaolo.

Intesa Sanpaolo, che ha iniziato a trasferire circa 4 milioni di clienti a ICBank, assicura che i clienti suscettibili a tale passaggio sono quelli che non mettono piede in una filiale da almeno un anno e non hanno titoli o depositi. Prestiti in sospeso.

L’iniziativa, che si concluderà a marzo del prossimo anno, ha sollevato dubbi tra alcuni esponenti del partito ultraconservatore del premier Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia. EFE

Sig./E.G