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L’Italia ha schierato 500 medici cubani per salvare vite in Calabria

L’Italia ha schierato 500 medici cubani per salvare vite in Calabria

Cinquantuno professionisti medici cubani sono arrivati ​​in Italia per aiutare a colmare la carenza di personale negli ospedali pubblici.

Negli anni, i tagli alla spesa sanitaria pubblica hanno rallentato l’assunzione di nuovi medici in tutte le regioni italiane, soprattutto quelle del Sud Italia con i maggiori problemi, come la Calabria.

“Il reclutamento di medici cubani non è una soluzione strutturale. In generale, i bandi aperti per i medici sono una soluzione strutturale e lo stiamo facendo. È una misura urgente perché deve avere tutti gli strumenti nella cassetta degli attrezzi per evitare la chiusura degli ospedali”, ha dichiarato Roberto Ochiuto, presidente della Calabria.

I medici cubani sono conosciuti in tutto il mondo per la loro bravura e professionalità, ma preferiscono evidenziare un aspetto diverso della loro professione.

“Questa è una nuova esperienza, conoscerò una cultura diversa e aiuterò le persone bisognose, che è l’obiettivo della nostra professione: aiutare le persone che hanno più bisogno del nostro aiuto”, ha detto la cardiologa Elizabeth Balbuena Delgado.

“Siamo un gruppo di medici con diverse specialità e siamo qui per offrire la nostra piccola sabbia per lavorare con i medici della Calabria”, afferma il cardiologo Dacey Luberon Loforte.

Presto i primi medici cubani inizieranno a lavorare in diversi ospedali della Calabria. Per ora stanno frequentando un corso di lingua italiana per migliorare la loro capacità di comunicare con i colleghi locali e con i pazienti italiani. Un passaggio necessario affinché questi professionisti possano dare il loro prezioso contributo al sistema sanitario pubblico di questa regione.

Studiano italiano all’Università della Calabria a Cosenza e sono il primo gruppo di quasi 500 medici cubani a lavorare almeno un anno negli ospedali calabresi. Molte famiglie aspettano a casa, ma questo non sembra essere un problema per loro.

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“La mia famiglia conosce la formazione spassionata e umanitaria dei medici cubani e comprende il desiderio della nostra gente di fornire assistenza medica ai paesi sviluppati o sottosviluppati”, afferma il radiologo Daly Ramos Reymont.

“Salvare la vita di un paziente in uno degli ospedali che stava per chiudere vale più di mille dibattiti. Una vita salvata da un bravo medico cubano, non da un medico italiano”, dice Occiuto.

Contribuire a salvare vite umane: una missione che i medici cubani svolgono da anni in tutte le parti del mondo, ora è il momento di farla in Italia.