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L’adozione di mezzo milione di immigrati fa bene all’economia italiana

L’adozione di mezzo milione di immigrati fa bene all’economia italiana

ROMA, 8 lug. (Prensa Latina) Dirigenti ed esperti hanno affermato oggi che la recente approvazione del Consiglio dei ministri italiano per l’ingresso di 452.000 immigrati in tre anni per coprire le richieste di lavoro, gioverà all’economia di questo Paese.

Massimiliano Giansanti, presidente della Confagricoltura, ha indicato, in dichiarazioni pubblicate da Avvenire, che tale ente è “soddisfatto dell’opportunità di programmare il fabbisogno di lavoro stagionale in un triennio”.

La buona accoglienza che il nuovo provvedimento ha avuto da parte degli enti di questo importante settore dell’economia italiana è comprensibile, se si tiene conto che oltre il 30,0 per cento del milione di lavoratori attualmente in esso impiegati sono stranieri, precisa la fonte .

Da parte sua, il ministro delle Politiche agricole Francesco Lollobrigida ha affermato che “l’Italia è tornata a progettare per dare risposte al mondo imprenditoriale che chiede occupazione, soprattutto nel settore agricolo” e allo stesso tempo a fronteggiare la tratta e lo sfruttamento ad essa connessi. per lavoro irregolare.

I datori di lavoro hanno chiesto un piano per facilitare l’ingresso di almeno 830.000 migranti nel Paese, ma la cifra di 452.000 è stata finalmente accettata giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, nell’ambito della programmazione trilaterale 2023-2025 dell’Italia dei flussi di ingresso legale per i lavoratori stranieri.

Di questi, le entrate arriveranno a 136.000 nel 2023, e nel prossimo biennio aumenteranno gradualmente fino a 151.000 nel 2024 e raggiungeranno 165.000 nel 2025.

La domanda è in aumento in molti settori, come il turismo, i trasporti, le comunicazioni, l’alimentazione, la cantieristica navale, e anche la famiglia, il sociale e la salute, motivo per cui le categorie professionali coinvolte nel testo sono state ampliate, includendo elettricisti e idraulici.

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“Abbiamo chiesto l’adozione di un decreto di fusione, e apprezziamo la procedura semplificata, con il rilascio di licenze commerciali sulla base delle domande già presentate”, ha espresso Bernabò Boca, presidente della Federazione italiana alberghi e turismo (Federalberghi). .

Andrea Zini, presidente dell’Associazione nazionale dei sindacati dei lavoratori domestici (Assindatcolf), ha dichiarato che il decreto approvato colma una lacuna che esisteva dal 2012.

Ma ha avvertito che “solo per coprire il fabbisogno di cure e assistenza domiciliare di una famiglia in Italia, c’è bisogno di assumere ogni anno 23.000 stranieri, come colf e badanti, o 69.000 nel triennio”.