Flamina&dintorni

Informazioni sull'Italia. Seleziona gli argomenti di cui vuoi saperne di più

La mappa della povertà in Italia – Mappe del Sistema Mondiale

La mappa della povertà in Italia – Mappe del Sistema Mondiale

Mappa della ricchezza, dell'innovazione, della disoccupazione o dell'occupazione… L'Italia è un Paese diviso in due realtà sociali ed economiche molto diverse, che si incontrano nella mappa della povertà in Italia. In un paese ricco – la terza economia più grande dell’Unione Europea – queste dinamiche generano un enorme contrasto tra il Nord ricco e prospero e il Sud sofferente.

Per comprendere la mappa della povertà in Italia, la prima cosa è parlare di ricchezza. Le regioni settentrionali, situate attorno al bacino del Po (Padania), rappresentano la metà del PIL italiano, mentre le regioni meridionali rappresentano appena il 20%. Sebbene il Nord sia leggermente più densamente popolato, anche il suo PIL pro capite è molto più elevato.

Ciò è in gran parte dovuto ai diversi sistemi economici nel nord e nel sud delle Alpi. Per secoli il nord è stato costituito da piccole città-stato che gareggiavano tra loro per sopravvivere, e per farlo dovevano innovarsi, mentre il sud rimaneva unito e stabile sotto il Regno di Napoli o delle Due Sicilie. Il Nord ha così ereditato una cultura della creatività che manca al Sud, e mentre in Emilia-Romagna si investono in R&S più di 700 euro per abitante, nessuna zona del Sud supera i 275 euro.

Ciò ha implicazioni sull’occupazione e sul reddito, che influiscono anche sulla povertà in Italia. Il Nord si adatta rapidamente alle crisi grazie all’innovazione, generando opportunità di lavoro stabili, mentre il Sud viene distrutto più facilmente di fronte alle turbolenze e impiega molto più tempo per riprendersi, il che indica anche profonde differenze nella disoccupazione tra il Nord e il Sud del Paese. .

Mappa del PIL pro capite in Italia

Ma non si tratta solo di disoccupazione, bensì dell’intero sistema sociale ed economico. Nel nord, più competitivo, più persone hanno un lavoro perché è più facile trovarlo, mentre nel sud la percentuale di proprietari terrieri e affittuari è più alta. NinniStudenti (molti dei quali più qualificati), casalinghe, lavoratori dell'economia sommersa e della criminalità organizzata.

READ  Escrivá nasconde un rapporto secondo cui ha chiesto all'OCSE di fatturare il suo piano pensionistico

Come risultato di tutti questi fattori, abbiamo un contesto completamente diverso tra nord e sud Italia, che la distingue nella mappa della povertà del Paese, dove le regioni del Lazio – dove si trova la capitale, Roma – e dell'Abruzzo separano due mondi diversi sotto gli stessi confini.

La mappa dell’occupazione in Italia

Nella regione alpina valdostana vive quindi meno del 10% della popolazione Il rischio di povertà ed esclusione socialeEssendo la zona con le migliori condizioni sulla cartina dell'Italia, anche se in tutto il Nord il dato è relativamente basso e al di sotto della media nazionale. In questo senso solo la Liguria (Genova) presenta valori più elevati, pari al 21%.

D’altro canto, in Campania – il cui capoluogo è Napoli, terza città d’Italia – questa cifra sfiora pericolosamente il 50% della popolazione. In nessuna regione del Sud, infatti, meno del 30% della popolazione è a rischio povertà ed esclusione sociale.

Scarica la mappa

Creative Commons BY-NC-ND