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Daniel Martin vince la 17° prova del Giro di Italia Universal

L’irlandese Daniel Martin ha vinto il 17° round del Giro d’Italia in un giorno in cui la Colombia aveva i primi segni di debolezza sul monte Egan Bernal.

La sua avventura di fuga è stata coronata da Martin dall’Irlanda, che ha giocato 197 chilometri di montagne in un giorno. Ha attaccato il corridoio israeliano in assenza di 8 chilometri e ha trattenuto la squadra dei favoriti, che ha cercato di dargli la caccia per cogliere l’occasione per festeggiare la vittoria.

Quando salì l’ultimo passo, andò a Seka de Ala, dove i generali salutarono e raccolsero il gruppo.

Joao Almeida è stato lanciato con l’obiettivo di accorciare le distanze con Daniel Martin e poco dopo è passato il britannico Simon Yates. Fu seguito dai gemelli colombiani Enea, dal capitano Egan Bernal e da Daniel Felipe Martinez, un fedele reggimento.

Le prospettive finora per il Giro d’Italia sono prevedibili e normali.

Ma poiché la distanza dal traguardo è diminuita e la pendenza è diventata più dura, Yates ha mantenuto più velocità ed Egan Bernell si è rotto la ruota. La Colombia ha mostrato una miseria che non appariva in Italia.

Incapace di seguire la ruota di Yates e Almada, Egan ha catturato Martinez per mantenere il suo ritmo e gestire la perdita. Fortunatamente, nessuno dei primi ha rappresentato una seria minaccia per la sua leadership.

Daniel Martin ha resistito con il tempo 04:54:38 e ha tagliato il traguardo. In 13 secondi, il portoghese Joao Amida è arrivato secondo e Simon Yates è arrivato 30esimo.

Gli italiani Diego Ulysses e Damiano Caruso hanno tagliato l’1’20, mentre i colombiani Daniel Felipe Martinez e Egan Bernal hanno realizzato l’1’23.

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Caruso ha potuto scontare tre secondi, era secondo assoluto, ma a due minuti e mezzo da Bernal. Yates lo interrompe per quasi un minuto, ma vede ancora Zibaguerino da lontano.

Nella categoria generale, Egan è al vertice con un tempo complessivo di 71h 32’05”. Caruso lo porta a 2’21” e Yates chiude la tappa a 3’23”.

Alexander Vlasov è stato il più grande perdente della giornata perché è sceso dall’ultima porta ed è ora a 6’03’ dal palco e lontano dal podio.