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Confindustria sostiene che l'economia è stagnante, l'economia

Confindustria sostiene che l'economia è stagnante, l'economia

ANSMED – Confindustria, la principale associazione industriale italiana, ha dichiarato sabato che l'economia italiana è in recessione e che nel quarto trimestre del 2023 la crescita del Pil si è quasi fermata.
“L'inflazione è scesa, ma l'economia è debole. Industria e servizi continuano ad affrontare difficoltà”, ha affermato Confindustria nel suo rapporto mensile sulle prospettive economiche, ma con “un po' di luce” sull'industria.
“I tassi di interesse rimarranno alti ancora per qualche mese e il credito è molto costoso”, ha aggiunto.
Inoltre, ha affermato, il commercio globale e le esportazioni italiane “mancano di un reale slancio”.
Gli economisti di Via dell'Astronomia avvertono che si tratta di una “fase di stagnazione”. Nel quarto trimestre si stima che il Pil italiano resterà “quasi stagnante” e che “i servizi e l’industria restano deboli”. Il ritorno dell’inflazione aiuta, ma i tassi di interesse rimarranno ai livelli più alti ancora per qualche mese, e il credito è anche costoso.
Il commercio globale e le esportazioni italiane “mancano di reale slancio. I costi del gas e del petrolio pesano pesantemente”.
Per il settore, “il quarto trimestre si preannuncia tra luci e ombre, dopo un terzo appena positivo (+0,2% valore aggiunto, ma andamento del -2,1%): ad ottobre si è registrato un aumento del fatturato, ma a causa di un diminuzione delle scorte (-) 0,2% Produzione, -2,0% da inizio anno, metà dei settori sono in calo (tessile -11,3%) e l'altra metà in crescita (farmaceutica +10,4%).
Il PMI è in calo (44,4 da 44,9), ma la fiducia delle imprese mostra un rimbalzo (96,6 da 96,1).
Il rapporto aggiunge che gli “investimenti totali” hanno mostrato un leggero calo nel terzo (-0,1%), dopo il crollo del secondo (-2,0%). “Il lavoro non spinge i consumi. Nel 2023, la massa salariale nominale del settore privato dovrebbe crescere del 5,8%, rispetto al 5,6% guadagnato nel terzo trimestre, grazie all'espansione dell'occupazione e dei salari prevista nel quarto trimestre.”
A novembre le aspettative sul commercio globale restano negative. Sulla scena globale, nell’eurozona “i consumi sono in fragile ripresa”, l’economia americana è “in buona salute”, mentre i paesi emergenti “sono quasi tutti in crescita”.
“In Cina il manifatturiero torna a crescere, spinto dai nuovi ordini legati alla domanda interna, mentre la domanda esterna è debole. Anche in Russia la crescita è vivace, gli ordini aumentano, ma la domanda esterna è debole. In India l'industria cresce a ritmi elevati” un tasso elevato da mesi e le pressioni sono diminuite”. L'inflazione legata ai costi ai livelli più bassi.
Solo in Brasile l'industria continua a contrarsi e gli ordini diminuiscono”. (ANSA).

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