Flamina&dintorni

Informazioni sull'Italia. Seleziona gli argomenti di cui vuoi saperne di più

Istruzione superiore: le donne sono la maggioranza, frequentano più corsi e abbandonano meno

Per conoscere la disuguaglianza e la situazione delle donne nell’istruzione superiore, è stato implementato il rapporto “Gender Gaps in Higher Education 2021”. Secondo i dati principali, il numero delle donne iscritte è aumentato nell’ultimo anno a 24.309 donne rispetto al numero degli uomini, che è il numero più alto degli ultimi cinque anni.

L’analisi condotta dal Servizio Informativo per l’Istruzione Superiore (SIES) del Ministero dell’Istruzione ha inoltre evidenziato che le studentesse hanno una media di corsi accreditati più alta rispetto ai loro coetanei maschi, rispettivamente dell’89,7% e dell’81,9%.

Nel rivedere i dati sulle presenze, anche le donne continuano ad aumentare, con il 79,5% degli studenti dell’istruzione terziaria che continuano gli studi nel secondo anno di studio. Mentre nel caso degli uomini il 71,2% è rimasto nell’istituto.

Un’altra informazione fornita dal rapporto si riferisce ai risultati della prova di trasmissione. In media, le donne hanno ottenuto 617,2 punti, mentre gli uomini 585. Ma in termini di test di lingua, i punteggi erano simili tra loro e gli uomini (rispettivamente 490 e 488). In matematica, sono stati i ragazzi ad avere una media di più (507), mentre gli studenti hanno una media di circa 20 punti inferiore (485).

Barriere nelle funzioni staminali

Secondo lo studio Mineduc, i maggiori divari di genere si osservano nei lavori STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) (STEM). Come è stato rivelato, il 79% degli iscritti a queste major sono uomini.

Con questi numeri, secondo un rapporto di Acción Educar, il Cile è lontano dalla media OCSE per la partecipazione femminile ai lavori Stem, che è del 32%.

READ  Scienza e Arte”, conferenza organizzata dall'UNESCO Melilla

In paesi come la Polonia, l’Italia o il Regno Unito, le medie raggiungono il 40%.

“Promuovere l’ingresso delle donne nelle carriere tecnologiche può portare benefici sia alla diversità delle occupazioni che alla riduzione del divario salariale”, ha affermato il ricercatore Francisco Alessandri nello studio.

Tra i principali fattori che influenzano questa scarsa partecipazione c’è la mancanza di modelli di ruolo per le donne in campo scientifico”, in Cile le donne rappresentano il 35% del mondo tecnologico. C’è un’assenza di referenze’”, ha commentato Pelin Recapal, Product Manager di Laboratoria, a Las Últimas Noticias.

Infine, viene evidenziato anche il presupposto storico e lo stereotipo che queste professioni siano per soli uomini. “Non è tanto orientato alle donne, come si dice, o al fatto che le donne siano più inclini alla parola o alle professioni di cura”, ha detto ai media Recapal.