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L’Italia impone misure precauzionali a Iberdrola e altri per modificare i contratti

L’Italia impone misure precauzionali a Iberdrola e altri per modificare i contratti

ROMA, 28 ottobre – La Commissione italiana per i mercati e la concorrenza (AGCM) venerdì ha imposto misure cautelari nei confronti della società spagnola Iberdrola e dei fornitori di energia Iren, E.ON e Dolomiti per aver manipolato i prezzi delle forniture di elettricità e gas naturale, nonostante il blocco. Agire fino al 30 aprile 2023.

La decisione dell’Agcom prevede che le quattro società debbano ora “sospendere le comunicazioni illecite per modificare le condizioni economiche della concessione”, dopo che l’agenzia ha annunciato il 19 l’apertura di un’indagine sulle società energetiche.

L’autorità italiana ha poi rivelato di aver richiesto informazioni sulle comunicazioni dei suoi clienti anche ad altre 25 società per lo stesso motivo.

“Il provvedimento in questione sospende fino al 30 aprile 2023 l’efficacia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo della fornitura e degli avvisi già inviati ai clienti. L’ordinanza entra in vigore”, spiega oggi l’Agcom in un comunicato.

Nel dettaglio, la legge “impedisce alle società commerciali (di energia) di modificare le disposizioni contrattuali che consentono loro di modificare i prezzi di fornitura a meno che le modifiche non siano già state completate prima dell’entrata in vigore del decreto”, ha affermato.

Dopo l’avvio delle indagini, “nessuna delle società ha giustificato adeguatamente la propria condotta, né ha pensato di modificarla, per cui sono proseguite le prescrizioni cautelari”.

“In particolare, Iberdrola ed E.ON hanno notificato ai consumatori la risoluzione del contratto di fornitura a causa di elevati costi imprevisti, richiedendo ai consumatori di accettare un nuovo contratto o cambiare fornitura in condizioni economiche estremamente sfavorevoli”, ha spiegato l’AGCOM.

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“Per questi motivi, nel caso di Iberdrola ed E.ON, a favore dei consumatori che hanno firmato nuovi contratti a condizioni peggiori, la Commissione ha disposto l’obbligo di utilizzare le condizioni originarie di fornitura, oltre a consentire ai consumatori. La chiusura, ha scelto un nuovo fornitore o passati a un sistema di fornitura protetto, tornando a fornire nelle condizioni originarie”.

Le aziende avranno ora cinque giorni di tempo per informare l’Agcom delle iniziative intraprese per ottemperare alle misure cautelari, come richiesto da Marco Vignola, presidente dell’Assessorato all’Energia dell’Associazione nazionale consumatori. Danni ai clienti”.

“Non possiamo che ritenerci soddisfatti che la commissione antitrust, grazie alla nostra relazione che ha aperto un’indagine contro Irene, Dolomiti e Iberdola, si sia mossa con tempestività e urgenza per impedire il verificarsi di pratiche scorrette”, ha dichiarato. AGCOM.

“Pertanto, invitiamo i consumatori a contestare ogni variazione ea segnalare eventuali irregolarità”, ha concluso Vignola. EFE

signor/pddp