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La metà dell’industria valenciana soffre già di una carenza di parti e di tariffe di spedizione elevate

Infatti, metà delle aziende manifatturiere spagnole, comprese quelle della Comunità Valenciana, stanno già riscontrando problemi di produzione a causa della carenza di semiconduttori e materie prime.

Per settori, la gomma e la plastica sono state le più colpite nella prima metà del 2021, con il 53% delle imprese colpite; Seguono materiali e apparecchiature elettriche (48%), automobili (43%), prodotti in metallo (39%), legno e sughero (35%) e informatica ed elettronica (33%). In totale, le grandi filiali colpite in Spagna dalla carenza di materie prime hanno rappresentato il 45% del valore aggiunto totale della manifattura; Si tratta di un aumento di 15 punti rispetto al precedente sondaggio di aprile, ma il suo impatto è ancora molto inferiore a quello del 90% in Germania o del 75% in Italia. In questo modo, anche la percentuale di produttori europei che devono far fronte a carenze di materiali o attrezzature è ai massimi storici e le percentuali sono ben al di sopra del 7% registrato alla fine del 2020.

La carenza di materiale e i problemi di approvvigionamento nel settore possono estendersi ai servizi. In questo caso, secondo la Banca di Spagna, i settori più colpiti saranno, oltre al commercio, altri settori come i trasporti e alcuni servizi professionali.

La Banca di Spagna rivela che “dalla fine del 2020, il settore manifatturiero, sia nell’area dell’euro che in altre economie avanzate, sta affrontando crescenti interruzioni nei processi produttivi”. Inoltre, il rapporto afferma che i tempi di consegna ai fornitori sono aumentati in modo significativo, con pochi precedenti nel recente passato. Il rapporto avverte dell’impatto negativo che la crisi delle materie prime e la pressione inflazionistica che colpisce i prezzi alla produzione potrebbero prolungarsi o aggravarsi in futuro, “il che potrebbe ostacolare il processo di ripresa economica” durante la prossima formazione.

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A seconda dei paesi, il fenomeno dei “colli di bottiglia” ha un impatto particolarmente grave sul tessuto produttivo tedesco. In particolare, lo scorso luglio, il 70% dei produttori tedeschi ha visto la propria produzione condizionata dalla mancanza di materiali o attrezzature, molto superiore al 42% osservato ad aprile e al range storico più tipico di questa variabile.