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Il Cile ha revocato la quarantena a Santiago e ha prolungato la chiusura del confine per altri 30 giorni

Un membro del personale sanitario e un militare sono visti accanto a una cabina mobile per il prelievo di campioni del Coronavirus nel comune di Las Condes a Santiago (Cile). EFE / Alberto Valdes / Archivio

Il Cile ha revocato la quarantena nell’area metropolitana di Santiago del Cile e in altre città del paese e ha esteso la chiusura dei suoi confini per altri 30 giorni. Con l’obiettivo di ridurre l’infezione da virus Corona.

In totale, giovedì prossimo 26 comuni cileni saranno rilasciati dalla custodia, 10 dei quali provengono dalla regione metropolitana di Santiago, Aloy, Milibela, Independencia, Las Condes, Talagante, Vitacura, Le Parnichia, Providencia, La Reina e Noonoa , tra gli altri. 16 da diverse regioni del paese.

Specifica, Questi comuni passeranno alla cosiddetta riduzione dell’escalation di fase 2, che, tuttavia, include restrizioni, poiché il confinamento viene mantenuto nei fine settimana, il funzionamento di palestre e altre attività sportive è vietato al chiuso, i casinò sono ancora vietati e la capacità nei centri commerciali è ridotto.Tra l’altro, come ha spiegato lunedì il sottosegretario al ministero della Sanità pubblica, Paula Daza.

“La situazione sanitaria sta mostrando qualche lievissimo segnale di miglioramento e alcuni comuni introdurranno cambiamenti (…) Tuttavia, abbiamo deciso che la transizione sarà più dura su alcuni livelli”, ha detto il ministro della Salute Enrique Paris. rapporto terzo.

Un mese fa il Cile ha assistito al momento più pericoloso della seconda ondata della pandemia Covid-19, che si è aggravata dopo le vacanze estive e ha messo a dura prova il sistema ospedaliero.  EFE / Alberto Valdes / Archivio
Un mese fa il Cile ha assistito al momento più pericoloso della seconda ondata della pandemia Covid-19, che si è aggravata dopo le vacanze estive e ha messo a dura prova il sistema ospedaliero. EFE / Alberto Valdes / Archivio

Dall’altro lato, Parigi ha annunciato che le chiusure delle frontiere, imposte alla fine di marzo, verranno mantenute per altri 30 giorni per impedire l’ingresso di nuovi tipi di COVID-19..

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Daza ha sottolineato che i cileni non potranno lasciare il Paese se non in “casi eccezionali”, e lo stesso accadrà con gli stranieri interessati ad entrare nel territorio cileno, che richiede un test PCR e isolamento obbligatorio.

Il Cile ha aggiunto lunedì 6.078 casi di coronavirus, per un totale di 11.75614 casi confermati positivi dallo scoppio della pandemia.Di cui 42.195 casi attivi.

Il Covid-19 ha ucciso 25.975 persone, 119 delle quali nell’ultimo giorno, mentre il numero dei pazienti che sono riusciti a riprendersi è arrivato a 110.6862, secondo l’ultimo bilancio del ministero della Salute.

Dall’altro lato, Sono 3.363 le persone a cui è stata diagnosticata la malattia nei reparti di terapia intensiva, mentre sono disponibili 217 posti letto.

Con informazioni da Europa Press

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