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I lavoratori europei non possono pagare le tasse energetiche

Secondo uno studio condotto da un’organizzazione sindacale pubblicato mercoledì, quasi 3 milioni di lavoratori europei non possono permettersi di riscaldare le proprie case a causa dell’aumento delle tariffe energetiche.

La Confederazione europea dei sindacati (CES), che conta 45 milioni di membri, ha affermato che il 15% dei lavoratori poveri in Europa – l’equivalente di 271.578 persone – non potrebbe suscitare polemiche a causa della mancanza di denaro.

I prezzi all’ingrosso di gas ed elettricità sono aumentati notevolmente in tutta Europa, il che significa che le bollette elettriche già elevate potrebbero aumentare, colpendo le persone già finanziariamente colpite dalla pandemia di coronavirus.

“Ci sono milioni di lavoratori a basso salario in Europa che devono scegliere tra riscaldare la casa e nutrire la famiglia o pagare l’affitto nonostante lavorino a tempo pieno”, ha affermato Esther Lynch, sottosegretario generale dell’Unione europea dei sindacati. “Sfortunatamente, i prezzi più alti dell’energia significano che più persone torneranno dopo una lunga giornata o una lunga notte di lavoro in una casa fredda dove i loro figli fanno i compiti al freddo”.

La Confederazione dei sindacati ha invitato l’UE a introdurre un “limite di fitness” nel progetto di direttiva sul salario minimo per garantire che il salario minimo legale non sia mai inferiore al 60% dello stipendio medio e al 50% dello stipendio medio per un paese dell’UE.

Il sindacato ha affermato che 20 Stati membri dell’UE avevano un salario minimo legale inferiore a tali tassi.

La CES ha affermato che il suo studio si basa sui dati dell’Agenzia statistica europea. I numeri da lui utilizzati indicano il numero di lavoratori che guadagnano meno del 60% della media nazionale per “reddito equivalente”, una misura del reddito familiare che tiene conto delle differenze di dimensione e composizione della famiglia.

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“Non includono coloro che guadagnano meno del 50% dello stipendio medio nazionale, il che significa che potrebbero esserci molte persone che hanno difficoltà a sbarcare il lunario”, ha affermato il sindacato.

La CES ha affermato che Cipro ha la percentuale più alta (45,6%) di lavoratori poveri che non possono permettersi il riscaldamento, seguita da Bulgaria, Lituania, Portogallo, Grecia e Italia.