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A giugno, 23 paesi dell’OCSE hanno mostrato progressi nel ciclo economico secondo indicatori chiave.

Tra i 36 paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), 23 indicatori anticipatori compositi (MEI) per giugno hanno ottenuto un punteggio superiore a 100, prevedendo un aumento del ciclo economico e economico da sei a nove mesi.

L’indice composito degli indicatori, che funge da sorta di termometro economico per rilevare i cambiamenti di tendenza nei cicli economici, si attesta per i paesi OCSE a una media di 100,8 punti, tre decimi in più rispetto ai dati pubblicati a maggio.

Gli esperti della FAO leggono questo progresso come “crescita stabile” del ciclo.

Disaggregando le informazioni per Paese, si nota che per il terzo mese consecutivo il termometro del ciclo economico messicano ha segnato oltre 100 punti.

Infatti, nel mese di giugno, gli indicatori anticipatori compositi del Messico hanno fornito una lettura di 100,8 numeri interi, con un progresso di cinque mesi consecutivi.

Anche il record dell’indice per il Messico è aumentato di due mesi consecutivi al di sopra della cifra raggiunta nel febbraio 2020, prima che la pandemia colpisse l’economia globale. A quel tempo, il MEI per il Messico era a 100,1 punti.

I MEI dell’organizzazione consentono di identificare precocemente la tendenza futura dell’attività economica e del ciclo economico tra i suoi paesi membri, da 6 a 9 mesi in anticipo, hanno spiegato i funzionari dell’entità.

Integra dalla lettura di indicatori come l’attività industriale, la performance delle società quotate, il PIL e la fiducia dei consumatori, tra gli altri.

locomotiva americana

La ripartizione delle informazioni per paese mostra che gli indicatori anticipatori compositi statunitensi hanno raggiunto i 100,7 punti a giugno, completando quattro mesi consecutivi al di sopra della tendenza a medio termine e 15 letture mensili rialziste consecutive. La lettura degli esperti OCSE degli indicatori statunitensi è “crescita stabile”.

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Tra i paesi del G7, i più dinamici sono stati Germania e Italia, che a giugno hanno registrato il terzo anticipo mensile consecutivo.

Data l’importanza economica dei paesi che compongono i BRICS, ovvero Brasile, Russia, India e Cina, l’OCSE misura anche i propri indicatori.

Tra questi, il Brasile è stato il più dinamico nel record di giugno, con gli indicatori anticipatori che hanno registrato 102,5 punti, che tuttavia mostra il rallentamento del quinto mese.

La Cina segue in dinamica, con l’indice MEI che raggiunge una lettura di 102,3 punti, il terzo aumento mensile consecutivo.

ymorales@economista.com.mx