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La scoperta di un raro meteorite in Italia stupisce gli scienziati

In una nota congiunta delle Università di Bari e Firenze, e pubblicata lunedì sul sito del quotidiano La Repubblica e altri media locali, si precisa che si tratta del secondo meteorite rinvenuto sulla Terra, con un semi-cristallo di origine naturale e il terzo con una lega di rame e alluminio.

Nel documento si indica che questa formazione è stata verificata a seguito di uno studio condotto da Giovanna Agrosi, docente di Mineralogia all'Università di Bari, descritto nell'ultimo numero della rivista internazionale specializzata Communications Earth & Environment.

Questa scoperta fu un esempio di quella che viene chiamata scienza cittadina, poiché fu un collezionista a trovare il piccolo meteorite in quella regione montuosa della Calabria, e attratto dalla sua insolita lucentezza metallica, lo portò al Dipartimento di Scienze della Terra, Geoscienze e l'Ambiente lì, il centro per gli esami di laurea.

“Questa scoperta è molto importante non solo per la mineralogia e le scienze planetarie, ma anche per la fisica e la chimica dello stato solido”, ha affermato il direttore del suddetto dipartimento, Giuseppe Mastronozzi.

Lo scienziato ha aggiunto che questa ricerca “dimostra ancora una volta che i quasicristalli possono formarsi spontaneamente in natura e, soprattutto, rimanere stabili nel corso delle ere geologiche”.

“Lo sviluppo delle scienze planetarie nel Mezzogiorno d'Italia è un punto in cui abbiamo sempre creduto – sottolinea – e questa scoperta dimostra quanto sia importante il contributo degli studi geologici e mineralogici all'avanzamento della conoscenza del nostro sistema solare”.

“I risultati di questa ricerca mostrano che esiste ancora un mondo sconosciuto di fasi metalliche su scala nanometrica, in materiali di origine extraterrestre, che ancora esistono”, ha affermato in questo intervento Paola Manzari, dell'Unità di Coordinamento della Ricerca (UCR) del Centro Spaziale dell'ASI. considerare. “Siamo sorpresi”.

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La fonte aggiunge che questo piccolo meteorite è attualmente conservato nel Museo di Scienze della Terra della Barry University, dove è installata una sezione dedicata ai campioni extraterrestri.

RO/ORT