Il paziente n.1 è piemontese ed è completamente guarito dal coronavirus

Il paziente n.1 è piemontese ed è completamente guarito dal coronavirus

Giuseppe può ora riunirsi alla moglie e ai figli dopo 19 giorni di ospedale e 24 ore in attesa delle analisi finali che confermino la sua guarigione.

Italia, soprattutto regione PiemonteHa ricevuto un’aura di speranza in mezzo a molta ansia. Considerato Il paziente 1 è di Torino Tornò a casa completamente guarito dalla malattia Corona virus. Dopo un lungo trattamento in ospedale e il ricovero a casa per 24 ore, gli esami lo hanno confermato Quest'uomo di 40 anni ha sconfitto completamente il virus Corona.

È stato l'Ospedale Amedeo di Savoia, dove era ricoverato, a rimandare a casa il paziente giovedì, costringendolo a rimanere in isolamento per 24 ore fino a questa mattina. E questa mattina, dopo l'ultima di una lunga serie di analisi, la decisione: Giuseppe è risultato decisamente negativo.

Giuseppe può ora riunirsi alla moglie e ai figli dopo 19 giorni di ospedale e 24 ore in attesa delle analisi finali che confermino la sua guarigione. Secondo il quotidiano italiano Repubblica E Niente StampaQuesto manager 40enne che lavora per una multinazionale di Cesano Bosconi, Si è rivelato essere il primo paziente piemontese ad essere infettato dal virus. Ora sarà il primo paziente a guarire completamente.

19 giorni fa la vita di Giuseppe e della sua famiglia è cambiata radicalmente. A mezzanotte è arrivata a casa sua un'ambulanza per trasportarlo. Uomini con tute protettive e mascherine… Panico, il primo shock per la città Vorrei non avere la stessa situazione della Lombardia. Una delle prime storie su cosa vuol dire avere sintomi influenzali e uscire dall'isolamento come paziente Covid-19 n. 1 in Piemonte.

famiglia Paziente 1 Ha vissuto una vita molto vicina, ma molto tranquilla, e questa è stata un'esperienza traumatica. Da oggi una mail dall'azienda Giuseppe Tutti i dipendenti sono stati avvisati che da lunedì l'attività sarà svolta tramite lavoro a distanza, e la tosse e la stanchezza di Giuseppe sono diventate improvvisamente un segnale preoccupante. “Avevo sintomi influenzali, ma non sembrava allarmante”, ricorda.

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uomo di 40 anni La prima persona a essere ricoverata era di TorinoÈ stato il primo a ricevere l'esito positivo del tampone, sebbene non fosse in condizioni che potessero destare alcuna preoccupazione. Era il 22 febbraio e da quel giorno la vita cambiò per tutti.. Fortunatamente né i suoi figli né la moglie sono rimasti infetti e lui ha sopportato il ricovero in ospedale con rassegnazione.

Non è mai stato in pericolo e non ha mai avuto sintomi respiratori tali da essere ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Insomma, un caso lieve: «Se fosse stata influenza sarei stato a casa da tempo», aveva detto una settimana fa Giovanni De Peri, direttore delle Malattie infettive dell'Amedeo di Savoia. “Ma È risultato positivo al coronavirus e il feedback che ci arriva dalla Cina dice che dovrebbe essere controllato Casi in cui si è verificato il recupero. “Quindi preferiamo essere prudenti nella migliore delle ipotesi.”

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