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Il capo del Comitato militare della NATO conferma che l'alleanza è pronta al conflitto con la Russia

Il presidente del comitato militare della NATO, ammiraglio Rob Bauer, ha annunciato che gli stati membri della NATO sono pronti per un possibile confronto diretto con la Russia.

Secondo un'intervista da lui condotta Informazioni sull'esercito E segnalalo Pravda europeaL'ammiraglio Power ha sottolineato che la NATO ha riconosciuto un cambiamento nella situazione della sicurezza nel 2014, dopo l'annessione della Crimea da parte della Russia. Da allora, nel 2019, i membri della coalizione hanno iniziato a rafforzare la sicurezza collettiva, adeguando la propria strategia di difesa, la pianificazione operativa e le forze necessarie per portare a termine queste missioni.

Ha sottolineato l'importanza del tempo per ripristinare la sicurezza collettiva, riconoscendo che è il nemico a decidere quando e dove attaccare, nonché la durata del conflitto. Ha sottolineato l'attuale preparazione della NATO e la necessità di un miglioramento continuo per il futuro.

Per quanto riguarda i preparativi sul fianco orientale della NATO, dove le minacce sono più evidenti, ha sottolineato l'aumento della presenza dell'Alleanza nei Paesi baltici dal 2016 e in altri paesi come Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria dall'inizio del conflitto in Ucraina. Attualmente ci sono otto gruppi da battaglia, ciascuno comprendente un battaglione, che possono essere combinati secondo necessità per formare una brigata.

Ammiraglio Rob Power, presidente del Comitato militare della NATO - Domande e risposte - YouTube
L'ammiraglio Rob Power, presidente del comitato militare della NATO. Foto: ARMYINFORM

Il potere affermò che sarebbe stata “la più grande guerra della storia moderna”.

Power ha sottolineato che la guerra moderna comprende dimensioni come il cyberspazio e gli attacchi spaziali, e ha sottolineato che la Russia è presente in varie regioni come l’Artico, l’Atlantico occidentale, l’Africa, il Mediterraneo e il Mar Nero. In questo senso, ha sottolineato l’importanza di monitorare costantemente i movimenti russi e di rispondere adeguatamente, se necessario.

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Non ha espresso preoccupazione per le crescenti minacce da parte della Russia dopo la “rielezione” di Vladimir Putin, sostenendo che la guerra in Ucraina ha indebolito la Russia e che le sanzioni occidentali renderebbero difficile il rifornimento e la modernizzazione delle sue forze militari.

Infine, Power ha affrontato il potenziale dispiegamento militare di qualsiasi stato membro della NATO in Ucraina, sottolineando la necessità di consultazioni tra gli alleati a causa dell’impatto sugli interessi collettivi. Ha inoltre esortato a non essere eccessivamente pessimisti riguardo alla capacità dell'Ucraina di vincere la guerra e ha chiesto un sostegno continuo a Kiev.

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