Blackout in Spagna: l’allarme legato al fotovoltaico che l’Italia non può ignorare

Il blackout spagnolo del 28 aprile evidenzia i limiti degli impianti fotovoltaici senza sistemi autonomi. L’Italia è pronta ad affrontare simili emergenze?

Il 28 aprile 2025, un blackout di proporzioni storiche ha colpito la penisola iberica, lasciando oltre 55 milioni di persone senza elettricità in Spagna e Portogallo. L’interruzione, iniziata alle 12:33, ha paralizzato trasporti, comunicazioni e servizi essenziali, con il ripristino completo dell’energia che si è protratto fino alle prime ore del 29 aprile. Un blackout storico, quindi, non solo per la vastità dello stesso ma anche per la durata.

I pericoli del blackout e il fotovoltaico
Blackout in Spagna: l’allarme legato al fotovoltaico che l’Italia non può ignorare – flaminiaedintorni.it

Le cause esatte del blackout sono ancora oggetto di indagine. Tuttavia, le autorità spagnole hanno identificato perdite di generazione elettrica nelle aree di Granada, Badajoz e Siviglia come fattori scatenanti. Inoltre, si sono verificate due oscillazioni energetiche nella rete elettrica europea circa 30 minuti prima dell’interruzione.

Impianti fotovoltaici: cos’è successo durante il blackout?

Durante il blackout, molti impianti fotovoltaici domestici non hanno fornito energia nonostante fossero installati nelle case di privati (e quindi dessero l’idea di poter dare energia quantomeno alle persone dotate degli impianti in questione). Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte di essi è collegata alla rete elettrica pubblica. In caso di interruzione, quindi, gli inverter di rete rilevano la perdita di tensione e si spengono automaticamente per proteggere i tecnici che potrebbero essere al lavoro sulla rete per ripararla.

Gli impianti fotovoltaici possono rappresentare un problema in caso di blackout
Impianti fotovoltaici: cos’è successo durante il blackout? – flaminiaedintorni.it

Per garantire l’autonomia energetica durante simili eventi, è necessario dotarsi di sistemi fotovoltaici con inverter ibridi e batterie di accumulo. Gli inverter ibridi permettono di scollegare l’impianto dalla rete pubblica e di gestire l’energia in modo autonomo, mentre le batterie, spesso al litio, immagazzinano l’energia solare prodotta durante il giorno per l’uso notturno o in caso di emergenza (come nel caso specifico).

Senza questi componenti, anche un impianto fotovoltaico privato diventa inutile durante un blackout. L’evento del 28 aprile ha quindi evidenziato l’importanza di sistemi energetici autonomi per garantire la continuità dell’alimentazione elettrica.

Dato che abbiamo avuto la fortuna che il blackout non ci ha colpito in prima persona, sarebbe il caso di apprendere la lezione e agire prima che possa accadere qualcosa di analogo, anche perché il settore fotovoltaico rappresenta una crescente fetta dell’energia prodotta in Italia: nel 2024, infatti, il settore fotovoltaico ha registrato una crescita significativa, con un incremento del 30% della potenza installata rispetto all’anno precedente.

Il prossimo step è investire non solo nella produzione di energia rinnovabile in sé, ma anche in sistemi di accumulo e tecnologie che garantiscano l’autonomia energetica in caso di emergenze

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