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UA trasforma semi e bucce di frutta in imballaggi sostenibili

UA trasforma semi e bucce di frutta in imballaggi sostenibili

Il generazione e accumulazione I rifiuti agroalimentari e le plastiche di origine petrolchimica sono un problema che ha un notevole impatto ambientale ed economico. In questo quadro è nato il progetto Econfuco (Rivestimenti Multifunzionali ed Ambientali Sostenibili con Opzioni di Fine Vita e Prestazioni Migliorate), dove Università di Alicante. Il suo obiettivo principale è sfruttare gli scarti dell’industria agroalimentare, in questo caso i semi e le bucce di pomodori, meloni e mele, per estrarre composti di alto valore che vengono successivamente utilizzati negli imballaggi alimentari e nell’igiene personale.

“Acquisendo nuovi materiali, più sostenibili e riciclabili e contribuendo a economia circolare Sono uno degli obiettivi principali di Eeconfuco”, spiega UA Principal Investigator del progetto Mª Carmen Garrigós, membro di Nanobiopol, un gruppo di ricerca per l’analisi di polimeri e nanomateriali presso UA”. In questo senso, dai laboratori At dell’Università di Alicante, abbiamo ottenuto materiali con proprietà antiossidanti, oli o biopolimeri come la cutina dalle bucce di pomodori, meloni, mele e semi di pomodoro, che sono stati utilizzati da altri partner del progetto per ottenere prodotti innovativi e materiali sostenibili”, aggiunge Garigos.

Il gruppo Nanobiopol di UA ha estratto i composti attivi presenti nei residui agroalimentari, e attraverso l’utilizzo di tecniche di estrazione sostenibili basate su microonde e ultrasuoni, sono stati in grado di ottenere nuovi estratti ad alto valore aggiunto (proteine, cutina, polisaccaridi, polifenoli, acidi grassi) . Questi composti hanno permesso lo sviluppo diE Rivestimenti antimicrobici e antiossidanti pPer prodotti per l’igiene personale come tovaglioli di carta, plastica per il confezionamento attivo di prodotti freschi e per imballaggi in cartone monouso (vassoi, piatti, bicchieri) con proprietà di barriera all’acqua migliorate.

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Foto del team che integra il progetto Ecofunco in UA


Inoltre Ottieni prodotti Con i nuovi vantaggi e l’utilizzo della biomassa generata nel settore agroalimentare, tutti i prodotti sviluppati con i composti estratti dai ricercatori UA sono riciclabili e biodegradabili.

Da tre anni (2019-2022) il progetto europeo Ecofunco ha un consorzio di oltre Due settimane di partner Da paesi come Italia, Spagna, Belgio, Germania, Israele, Gran Bretagna, Turchia e Croazia, tra aziende e centri di ricerca. Con un budget di 4,6 milioni di euro, Ecofunco è finanziato da BBI JU (Bio Based Industries Joint Undertaking) nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea. Il coordinatore del progetto è il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali italiano.