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Stellantis aumenta la redditività nel primo semestre | Economia

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, in foto d’archivio.Dennis Balibos/Reuters

Stellantis, la quarta casa automobilistica dopo la fusione di PSA e FCA lo scorso gennaio, ha guadagnato 5,790 milioni di euro nel primo semestre e sta procedendo più velocemente del previsto con gli obiettivi fissati da Carlos Tavares, il suo amministratore delegato: le sinergie legate dopo l’unione del due gruppi, raggiungono ora i 1.300 milioni di euro e una redditività del margine operativo dell’11,4% a giugno. Il gruppo ha annunciato questo martedì che si aspetta di essere intorno al 10% entro la fine dell’anno, anche se a marzo ha previsto di collocarlo in un intervallo tra il 5,5% e il 7,5%.

Come altri produttori, Stellantis sta approfittando della battuta d’arresto che è diventata la crisi imposta dalla carenza di semiconduttori nel mercato mondiale, che sta costringendo a ridurre la produzione e che i produttori si concentrano sull’assemblaggio di auto più redditizie, che sono allo stesso tempo più costosi nel loro catalogo. In ogni caso, il gruppo vede che la sua catena industriale non sarà ulteriormente colpita dai problemi di fornitura dei chip o dalla chiusura dei suoi stabilimenti europei e americani a causa della pandemia. Nella prima metà dell’anno, una carenza di semiconduttori ha impedito l’assemblaggio di mezzo milione di composti. Ha risentito anche dell’aumento dei costi delle materie prime come acciaio, alluminio e rame.

Il gruppo, che comprende marchi come Peugeot, Citröen, Fiat, Chrysler o Jeep, tra gli altri, ha chiuso il primo semestre con un fatturato di 72.610 milioni di euro, una cifra paragonabile ai due gruppi combinati di 75.310 milioni. Euro. L’utile operativo è stato di 8.622 milioni di euro, il che pone il margine operativo all’11,4%. Il chief financial officer del gruppo, Richard Palmer, ha descritto questo risultato come un “record” per i due gruppi che hanno parlato della fusione.

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“Oltre a fornire ottimi risultati operativi, l’azienda ha anche compiuto progressi significativi su questioni strategiche relative all’elettrificazione e all’accelerazione del software, che sono i pilastri chiave della nostra strategia”, ha evidenziato Tavares sui progressi della fusione. Stellantis prevede di lanciare 11 nuove auto elettriche e 10 auto ibride nei prossimi due anni e ha annunciato la costruzione del suo terzo gigantesco impianto a batteria a Timorese, in Italia. Prevede inoltre di dedicare il suo stabilimento britannico Ellesmere Port ai veicoli elettrici solo dalla fine del 2022.

Il buon risultato conseguito tra gennaio e giugno è dovuto principalmente al buon andamento del mercato nordamericano, dove il margine operativo è aumentato al 16,1%, il doppio di quanto realizzato in Europa (8,8%), anche se nel Vecchio Continente il numero di vendite raddoppiato (1,6 milioni di auto per 873.000).