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Scienziati italiani simulano il suolo marziano nei test del nuovo rover digitale Ulhar

Una replica del rover Rosalind Franklin, che sarà lanciata sul Pianeta Rosso nel 2022 nell’ambito della missione ExoMars dell’Agenzia spaziale europea, è in fase di test in un “Mars Terrain Simulator” a Torino, in Italia.

Il robot “clonato” è noto come modello di prova a terra e verrà utilizzato per l’addestramento degli operatori e il supporto alla missione. Il sito di prova simula le diverse condizioni che si trovano sulla superficie di Marte, come il terreno roccioso e la pendenza della Terra.

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Per quanto riguarda il comportamento del rover sulla Terra Essere il più vicino possibile a quello che accadrà su Marte, è alimentato da una struttura che sostiene un terzo del suo peso totale, simulando la gravità di Marte.

Le prime prove sono state semplici manovre: muoversi su diverse superfici, affrontare un pendio, una piccola collina e un terreno roccioso.

La navicella ha un ruolo senza precedenti: sarà la prima a scavare due metri sotto la superficie per recuperare campioni da analizzare in un laboratorio all’avanguardia a bordo.

È probabile che i campioni di carote mostrino indicazioni di attività biologica, poiché la sottile atmosfera di Marte offre poca protezione contro le radiazioni dalla superficie. Capire se esiste la vita su Marte è fondamentale per la scienza planetaria e uno degli obiettivi centrali del programma ExoMars.

eh! Meritato il tributo all’inglese Rosalind Franklin: pioniera nello studio del DNA nei primi anni Cinquanta, icona tra gli scienziati e sul punto di perdere il premio Nobel.

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