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Salvini chiede all’Italia di impegnarsi per il nucleare “sicuro e pulito”

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 dicembre 2021 – 17:26

Roma, 2 dicembre (EFE). – Il leader della Lega di estrema destra, Matteo Salvini, ha chiesto oggi al governo italiano di scommettere sul nucleare di ultima generazione, “sicuro e pulito”, per ripristinare la propria “indipendenza energetica”.

Questo, secondo Salvini, porrebbe fine al problema dell’aumento dei prezzi del gas sui mercati internazionali e dei diritti alle emissioni di anidride carbonica, che incidono sulla bolletta energetica di aziende e abitazioni.

“Ci sono 440 reattori nucleari nel mondo, 56 solo in Francia. Dieci Paesi europei richiedono energia nucleare accelerata, e la stessa Unione Europea ne parla come di energia verde. L’Italia non può perdere il treno del futuro e dell’innovazione: bisogna già indagare nucleare di ultima generazione, sicura e pulita”, ha sottolineato in una nota il leader della Lega.

“Le bollette di luce e gas sono raddoppiate, e in alcuni casi triplicate: l’Italia deve riconquistare la propria indipendenza energetica”, ha aggiunto.

I suoi commenti arrivano il giorno dopo che l’Associazione dei consumatori ha annunciato che ogni famiglia italiana pagherà fino a 3.368 euro di gas ed elettricità l’anno prossimo, il 57% in più rispetto al costo nel 2021, se il governo di Mario Draghi non interverrà in almeno 10. miliardi di euro per mitigare l’impatto.

Il problema dei prezzi elevati dell’energia tocca molti paesi europei: Spagna, Francia, Italia e Grecia hanno chiesto al sindacato di riformare il mercato elettrico, a cui si oppongono la Germania e altri otto paesi.

L’Europa si avvia verso le emissioni zero entro il 2050, ma lungo il percorso emergono problemi che fanno lievitare i costi di questa transizione e che hanno portato paesi come la Francia a insistere sul fatto che scommetteranno sul nucleare come principale fonte di energia fino a una produzione più rinnovabile viene raggiunto, un percorso che si discosta da quello che sostenevano sulla Spagna, che mantiene il suo impegno a chiudere tutte le centrali nucleari entro il 2035.

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Giovedì, il ministro della Scienza e dell’Innovazione Diana Morante ha sottolineato l’impegno del governo per le energie rinnovabili e ha aggiunto il solare “un’ottima alternativa per ridurre le bollette dell’elettricità che colpiscono così tanto le famiglie”.

Da parte sua, il terzo vicepresidente spagnolo e ministro per la trasformazione ambientale, Teresa Ribera, che si è recata a Bruxelles per partecipare all’incontro dei 27 ministri dell’energia, ha affermato di sperare di trovare punti di incontro sulla politica energetica con il nuovo governo. . EFE

lsc / jack

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