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Pablo Casado chiede tagli alla luce “togliendo dalla bolletta i costi non energetici e abbassando le tasse”

Il prezzo dell’elettricità continua a dettare l’agenda politica in Spagna. testa in PP, Pablo Casado, ha scelto di ridurre la bolletta elettrica “togliendo dalla bolletta i costi non energetici e abbassando le tasse”, come si legge in un messaggio sui social di domenica, quando il prezzo dell’energia elettrica nel Paese torna a superare i 100 euro/MWh.

Casado ha condiviso le informazioni che lo stato raccolga ulteriori 3.300 milioni di euro quest’anno per aumentare il prezzo dell’elettricità. “Non puoi fare soldi a spese della classe media e dei lavoratori che non arrivano a fine mese”, ha detto Casado.

Finora ad agosto i prezzi dell’energia elettrica hanno distrutto tutti i record visti finora, indicando di aver già varcato l’equatore, con un prezzo medio del mese superiore ai 100 euro/MWh.

I primi cinque giorni della scorsa settimana hanno registrato il numero più alto dopo l’altro, toccando il massimo storico venerdì 13 agosto, con un prezzo medio giornaliero di 117,29 euro/MWh.

La spirale al rialzo della scorsa settimana ha focalizzato il dibattito politico su come abbassare il prezzo dell’elettricità. Il governo, infatti, ha aperto le porte alla creazione di una società energetica pubblica, come richiesto da tempo dal suo partner nell’organo esecutivo, United We Can.

I prezzi all’ingrosso dell’elettricità sono aumentati in Europa e in Spagna, fissando il prezzo più alto del continente per due giorni consecutivi, venerdì e sabato. Questa domenica ha leggermente sovraperformato l’Italia, che ha una compagnia elettrica pubblica che è passata inosservata nei prezzi. In Spagna, il governo ha indicato che sta valutando la creazione di una società elettrica pubblica, su richiesta di Podemos, sebbene il vicepresidente Nadia Calvino abbia indicato che questa non sarebbe una misura efficace.

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