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L’Italia vara una legge contro i ‘rave party’

L’Italia vara una legge contro i ‘rave party’

Include sanzioni per gli organizzatori fino a sei anni di reclusione

30 dicembre 2022 . Aggiornato alle 17:54

il Parlamento italiano Approvato oggi un controverso decreto contro le ferie proposto dal governo del premier di estrema destra Giorgia Meloni. Delirioche è stato descritto in linea di principio come un’uccisione delle libertà e ha richiesto una maratona e una sessione furiosa per ratificarlo.

decreto contro DelirioChe doveva essere approvato oggi per non scadere il suo mandato, alla fine ha ottenuto il sostegno di 183 deputati, i rappresentanti della maggioranza di destra, e 116 deputati l’hanno bocciato, mentre un deputato si è astenuto.

La sua definitiva approvazione, dopo essere stata ottenuta il 13 dicembre in Senato, ha richiesto una lunga seduta, iniziata ieri giovedì pomeriggio, ed è durata tutta la notte scorsa, salvo un’ora di pausa alle sette del mattino per la purificazione della classe.


Ecco perché il Presidente del Parlamento ha affermato: Lorenzo Fontana, della Lega di estrema destraDoveva però essere applicata quella che è nota come la “ghigliottina”, una misura volta a fissare i tempi del dibattito parlamentare per arrivare rapidamente al voto finale.

Questo perché l’opposizione di centrosinistra ha cercato di bloccarlo, chiedendo un ruolo di intervento per 134 parlamentari, quasi tutti del Pd.


Considerando che ogni deputato aveva 10 minuti per parlare, il dibattito sarebbe durato 22 ore, quindi Fontana ha deciso di porre fine a questa situazione e di indire il voto, suscitando le proteste dell’opposizione dalle proprie sedi.

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Il decreto è stato approvato il 31 ottobre, una settimana dopo la formazione del governo Meloni.Dopo il fine settimana precedente, migliaia di giovani italiani ed europei si sono riuniti a Modena (Nord) in Delirio o partito illegale.


Nella prima versione del documento, chi “organizzava o promuoveva” tali feste prevedeva pene detentive da tre a sei anni e sanzioni pecuniarie fino a 10.000 euro.

Parimenti, è stata introdotta nel Codice Penale una nuova qualifica di reato di “invasione di terreni o fabbricati per riunioni di più di 50 persone pericolose per l’ordine pubblico, la pubblica incolumità o la pubblica sanità”.


L’opposizione e molte organizzazioni hanno protestato collettivamente, considerando questa definizione criminale “uccidere la libertà” e contraddicendo il diritto di riunirsi o manifestare, per il quale il governo ha scelto di riformulare il decreto, che ha ottenuto la sua prima approvazione al Senato.

La nuova formulazione mantiene le stesse pene per “chi organizza o promuove l’invasione arbitraria di terreni o fabbricati, pubblici o privati, per lo svolgimento di rassegne musicali o per altri scopi ricreativi”.


Ma quando questa presunta “invasione” a Rischio significativo per la salute pubblicaA proposito di “violazione delle regole delle sostanze stupefacenti o della pulizia di spettacoli e manifestazioni pubbliche”.