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L’Italia, un segnale al mondo

L’Italia, un segnale al mondo

Il progetto europeo è fallito? La federazione economica sta andando verso la sua inevitabile fine? Le democrazie liberali non sono più un’opzione? Perché siamo decisi a ripetere il nostro passato? Gli errori e le atrocità di ieri sono già stati dimenticati? O se ricordano, alla luce della lontananza, non sembrano più così intensi?

Rimango stupito ogni volta che vedo come i discorsi progressisti ed estremi del nazionalismo di destra e di sinistra vengono rafforzati e trasformati in opzioni praticabili per innumerevoli elettori in tutto il pianeta.

Le esperienze passate dell’umanità sembrano esserci servite a fondo, e il progresso dei programmi progressisti a favore della libertà individuale, della cooperazione internazionale e della comprensione di altre nazioni laiche andrà sprecato.

La recente vittoria dell’estrema destra Georgia Meloni, politica che non ha paura di esprimere pubblicamente le sue simpatie per Mussolini, fa parte della valanga scatenata dalla Brexit, che ha colpito molti paesi dell’Unione Europea e portato a sviluppi politici. Esposizioni estreme in Francia, Spagna, Ungheria, Polonia e Svezia.

La crisi dei migranti, l’orgoglio nazionalista danneggiato, l’inflazione causata dalla guerra in Ucraina e l’incapacità dell’Unione Europea di affrontare queste sfide dando la priorità alle classi più svantaggiate sono un terreno fertile ideale per il consolidamento di queste proteste politiche.

Ma questo problema non è limitato all’Europa. Siamo di fronte a una crisi locale a livello globale a causa dell’erosione dell’attuale modello politico ed economico e della mancanza di una leadership per applicare i rimedi necessari per scongiurare la minaccia di un’autocrazia che mina la democrazia.

Povertà, disuguaglianza, scarse o nessuna prospettiva futura per le nuove generazioni, crisi climatica, crisi alimentare, guerre, razzismo, aforofobia… tutti questi problemi comuni alla maggior parte della popolazione mondiale esplodono ogni volta che un politico viene meno alle proprie responsabilità. I più ricchi diventano sempre più ricchi.

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Oggi l’Europa sta vivendo un periodo molto difficile. Ma anche il mondo. O cambiamo il modo in cui facciamo politica, o portiamo giustizia sociale a coloro che ne hanno più bisogno, o soffriremo ancora una volta le conseguenze dell’autoritarismo, dell’oppressione e dell’indifferenza verso gli altri.

Javier Garcia Bezos