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L’Italia costruirà i satelliti Esa per combattere i disastri naturali

L’Italia costruirà i satelliti Esa per combattere i disastri naturali

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 dicembre 2022 – 12:38

Roma, 3 dicembre (EFE).- L’Italia ha firmato oggi il primo lotto di contratti per la costruzione di quasi cinquanta satelliti IRIDE, che saranno utilizzati per prevenire disastri ambientali come gli incendi e analizzare i potenziali rischi idrogeologici nell’ambito di un progetto europeo. Osservazione della Terra.

IRIDE, sostenuto dall’Agenzia spaziale europea (ESA) e dall’Agenzia spaziale italiana (ASI), è uno dei più grandi progetti di osservazione ed esplorazione satellitare della Terra in Europa e sarà completato entro cinque anni, ha affermato l’Unione europea. Agenzia Spaziale.

Il contratto da 68 milioni di euro, che prevede la costruzione iniziale di 22 satelliti, è stato firmato oggi a Roma tra l’ESA e le società italiane Argotec e Ohb.

IRIDE fungerà da “costellazione” che supporterà le amministrazioni europee e i servizi di protezione civile nella lotta contro “l’instabilità idrologica e gli incendi” e aiuterà a “proteggere la costa, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche”, ha affermato l’ESA. Una dichiarazione.

Inoltre, il sistema fornirà dati analitici per lo sviluppo di applicazioni aziendali.

Grazie alle risorse dei fondi europei finanziati dal National Recovery and Resilience Program (PNRR) per un costo di 1.300 milioni di euro, il progetto prevede la produzione di quasi cinquanta satelliti di varie tipologie e dimensioni. Vari dati e immagini del terreno.

Secondo le proiezioni dell’ESA, i primi satelliti IRIDE saranno inviati nello spazio nel 2025 e inizieranno a trasmettere informazioni sulla Terra nel 2026.

Alla fine del 2025, con il contratto di opzione di un secondo lotto di satelliti, la combinazione di due costellazioni consentirà un rilevamento giornaliero di tutte le località in Italia con una distanza di campionamento al suolo dell’ordine di 2 metri, che rappresenterà un investimento. Circa 126 milioni di euro.

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Il nome del progetto, IRIDE (Iris in spagnolo), è stato selezionato tra 1.061 proposte inviate da oltre 600 scuole italiane in un concorso lanciato dal precedente governo del Paese.

Il nome vincitore del concorso è stato annunciato lo scorso maggio dall’astronauta italiana Samantha Cristoforetti della Stazione Spaziale Internazionale e fa riferimento a Iris, la dea greca responsabile di collegare il regno degli dei alla Terra attraverso un arcobaleno. EFE

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