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L’inflazione ha raggiunto un livello record nella zona euro

L’inflazione dell’Eurozona ha mantenuto la sua tendenza al rialzo a novembre raggiungendo livelli record, trainata dai prezzi dell’energia, secondo i dati dell’ufficio di statistica europeo Eurostat.

Secondo l’ultimo rapporto, l’inflazione annua nella regione ha chiuso il mese di novembre con un’accelerazione del 4,9%, il livello più alto registrato da quell’ufficio in tutta la sua serie storica.

Nel mese precedente, il tasso medio di inflazione nei 17 paesi che compongono la regione era del 4,1 per cento.

Guardando alle componenti dell’inflazione, troviamo che l’energia ha registrato un aumento annuo del 27,4% a novembre, rispetto al 23,7% registrato nel mese precedente.

I servizi, invece, hanno registrato un aumento del 2,7% (contro il 2,1% di ottobre) e il gruppo alimentare, tabacco e alcolici è aumentato del 2,2% (contro l’1,9% del mese precedente).

Tra le maggiori economie dell’Eurozona, la Germania ha registrato un tasso di inflazione del 6,0%, seguita da Spagna (5,6%), Italia (4,0%) e Francia (3,4%).

Il livello più alto è stato registrato in Lituania, con il 9,3%, seguita da Estonia (8,4%) e Belgio (7,1%).

D’altra parte, Malta mostra il tasso di inflazione annuo più basso al 2,3%, mentre il tasso di inflazione in Portogallo è stato del 2,7%.

Outlook – Prospettive

Questo scenario si verifica in un momento in cui la pandemia di coronavirus ha sorpreso con una nuova formula (micron), sebbene il suo impatto economico sia attualmente poco chiaro.

Per Jack Allen Reynolds, capo economista presso la società di consulenza Capital Economics, l’impatto di Omicron sui paesi sarà diverso, ma ha aggiunto che se “peggiorasse gli squilibri tra domanda e offerta globali, l’inflazione delle materie prime potrebbe aumentare più a lungo”.

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Lo specialista ha aggiunto che i dati riportati a novembre erano superiori al consenso che collocava il numero intorno al 4,5%.

Il dato più pericoloso, ha affermato Allen Reynolds, è che i dati di Eurostat mostrano un’inflazione di fondo (che esclude energia, tabacco, cibo e alcol) in crescita del 2,6%.

Pertanto, un esperto di Capital Economics ha osservato che “ci vorrà almeno fino all’ultimo trimestre” del prossimo anno perché l’inflazione scenda al di sotto dell’obiettivo del 2%.

Recentemente, un alto funzionario della BCE, Isabel Schnabel, ha affermato di aspettarsi che entro novembre l’inflazione avrebbe raggiunto il livello più alto dall’introduzione dell’euro come valuta nel 1999.