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La serie di documentari si concentrerà sul lato “femminista e ispiratore” di Ravella Cara – Publimetro Chile

Negli anni ’80, le star della televisione notturna facevano parte di quella “cultura popolare” in un’epoca in cui infuriava la dittatura militare e quel divertimento serviva sia come intrattenimento che come distrazione dal dolore in un paese con ferite aperte. Un video iconico per la Notte dei Giganti di quell’anno che mostra il reverendo Raoul Hasbon, incline all’ordine, che esprime la sua ammirazione per la star italiana Raffaella Cara, perché “solleva l’anima”, come ha ammesso all’artista dopo avergli cantato. colpi nel gruppo.

È probabile che quell’episodio bizzarro faccia anche parte di una serie di documentari annunciata dal produttore italiano Fremantle per catturare il significato del cantante e ballerino, morto all’età di 78 anni e considerato Un simbolo di libertà femminile in scena.

I suoi biografi hanno evidenziato che Raffaella ha sfidato la censura, ha vinto la battaglia contro chi la descriveva come una provocatrice – compreso il Vaticano – ed è diventata un’icona per diverse generazioni, oltre che un fenomeno musicale.

Punti di riferimento di una star mondiale

Fremantles Agency, riconosciuta da Got Talent e serie come The New Pope o American Gods. Ha acquistato i diritti milionari per realizzare un documentario sulla vita, il percorso e l’influenza culturale di Cara dagli eredi del cantante, che hanno costruito la sua fama attraverso gli aspetti di attrice, ballerina, cantante, presentatrice e modella.

La serie includerà fotografie e interviste inedite sulla sua vita frenetica, con l’obiettivo primario di catturare il sentimento di Rafaela che definiscono come “Una delle donne più stimolanti in Italia”.

“La sua carriera senza precedenti come star televisiva europea è durata sette decenni ed è diventata un simbolo di liberazione e dei diritti delle donne”, commenta il produttore.

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Raffaella Cara ha molte caratteristiche notevoli. Tra l’altro, nel 1965 recitò nel film Colonel von Ryan, insieme a Frank Sinatra. Ha cantato rivelando l’ombelico durante l’apertura del festival Canzonissima, sulla principale rete RAI, suscitando lo scandalo della società italiana; È stato incoraggiato dalla coreografia di Tuca Tuca, nei primi anni settanta, e criticato per essere stato sessualmente eccitato dai media. A rigor di termini, la sua fortuna è stata divisa tra le sue due nipoti che ha cresciuto e il suo ultimo amore, Sergio Gabbino, anche se ha Ha lasciato in eredità la più grande eredità in idolatria a milioni di seguaci che hanno consacrato l’importanza della sua eredità…