La Lega di estrema destra manterrà la posizione dell’Italia con la Russia, se governa

La Lega di estrema destra manterrà la posizione dell’Italia con la Russia, se governa

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 ago 2022 – 09:56

Roma, 23 agosto (EFE). – Il leader della Lega di estrema destra, Matteo Salvini, ha confermato oggi che la posizione internazionale dell’Italia nei confronti della Russia non cambierà a causa dell’invasione dell’Ucraina, se governa dopo le elezioni generali di settembre. Dopo di che, la sinistra italiana ha recentemente accusato la destra dei suoi rapporti con Mosca.

“Per l’Ucraina, la Lega farà quello che stanno facendo gli altri Paesi democratici e occidentali. Qualunque sia l’esito delle elezioni, la posizione internazionale dell’Italia non cambierà”, ha detto Salvini in un incontro a Rimini (Nord Italia).

Il leader di estrema destra ha affermato che le sanzioni dell’UE contro la Russia non danno i risultati attesi perché l’economia russa non sta subendo l’impatto e ha chiesto una valutazione sull'”utilità dello strumento”: “Se avrà successo, andremo avanti. Ma se ha l’effetto opposto, rischiamo di continuare per dieci anni”.

“Non voglio che le sanzioni alimentino la guerra. Spero che si riflettano a Bruxelles”, ha concluso.

Le parole di Salvini arrivano dopo che il vice capo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha recentemente invitato gli europei a punire i loro governi per aver imposto sanzioni a Mosca dopo l’invasione dell’Ucraina, commenti che sono stati aspramente criticati dalla sinistra italiana prima che i conservatori tacessero. Una coalizione, formata dalla Lega, oltre che dai Fratelli d’Italia di estrema destra, e dal conservatore Forza Italia.

“Ai sondaggi vorremmo vedere i cittadini europei non solo esprimere la loro insoddisfazione per le azioni dei loro governi, ma anche ritenerli responsabili, punindoli per la loro apparente stupidità”, ha detto Medvedev sui social media.

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Il Partito Democratico Progressista (PD) ha chiesto a tutti i gruppi politici italiani di prendere le distanze da questo “grave atto di ingerenza”, mentre il ministro degli Esteri e fondatore della formazione “Impigno Civico” ha chiesto dopo la sua partenza dal movimento cinque stelle Luigi . Di Maio ha definito l’intervento “inquietante”. EFE

lsc/mj

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