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Il Senato concede a Mediapro il suo canale televisivo per tre anni

In mezzo alle difficoltà economiche che sta attraversando MediaproChe ha costretto il suo principale azionista, China Orient Fund Hontai Capitale, per pompare 640 milioni di euro per salvare l’azienda Governo e PSOE Danno aria al combattente per l’indipendenza e al messaggero di 1-S Jaume Roris, fondatore e amministratore della società, con più appalti pubblici. Dopo aver vinto il contratto di trasmissione per gli eventi Moncloa da fonetica Ed essendo a un passo dal Congresso che gli ha dato il controllo della sua televisione, ora lo è Il Senato, guidato dal socialista Ander Gil, È stata lei ad aggiudicare l’appalto per la gestione del suo canale televisivo alla società di produzione.

La Commissione Contratti del Senato ha deciso il 7 gennaio di affidare la gestione del canale televisivo per i prossimi tre anni a Canali tematici multimediali, società controllata da Mediapro, per circa 1 milione di euro. Il contratto è prorogabile per altri due anni per mezzo milione di euro.

Mediapro ha risolto il contratto il 31 dicembre 2021 – ed è in esecuzione dal 2018 – e ha vinto il concorso contro SequoiaIl prodotto che presiede Raoul Berdons, per tre sistemi di comunicazione e scala di produzione. Per tutto il tempo il prodotto è rimasto Lavinia, che ha proposto ricorso avverso il procedimento che non è stato accolto.

Questo nuovo contratto pubblico per Mediapro si aggiunge ad altri contratti che ha recentemente ricevuto da Moncloa o dal Congresso. Il prodotto è uno dei PRINCIPALI CLIENTI RTVE E nei mesi scorsi il governo le ha assegnato una gara per la ritrasmissione flusso affari del capo del governo, Pedro Sanchez, e il resto del ramo esecutivo sia a Moncloa che nel resto del paese. Il prezzo finale sarà di poco superiore a € 400.000 per due anni. Telefónica è stata la perdente in questa competizione.

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La società di produzione gestisce anche Congress Television, Castilla-La Mancha Regional Parliament Television e l’Assemblea di Madrid.

Debito alle stelle

Mediapro è riuscita di recente a fare da punto di incontro con la decisione del fondo cinese di iniettare 640 milioni di euro, che porteranno all’80% la propria quota nella società. Roris e Bennett, da ridotto dal 16% al 10% Attraverso la loro partecipazione alla società di produzione, hanno cercato di consentire al denaro nordamericano di entrare nella capitale, un movimento che Orient Hontai Capital ha finalmente fermato.

Il fondo cinese ha già investito nella società 120 milioni, ma i debiti di Mediapro superano ancora i 1.000 milioni di euro, lasciando la casa di produzione in una situazione difficile, penalizzata per le sue avventure imprenditoriali in Italia e Francia. In questi due paesi ha investito ingenti somme di denaro per acquisire i diritti televisivi dei campionati di calcio locali e per sviluppare un canale, Telefoot in Francia. Queste due avventure si sono concluse con perdite milionari per l’azienda.