Il Gruppo Marittimo e Logistico Italiano sostiene la permanenza in carica del Presidente del Consiglio

Il Gruppo Marittimo e Logistico Italiano sostiene la permanenza in carica del Presidente del Consiglio

A cura di Portale EditorialePortuario.cl

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Mario Draghi, Primo Ministro italiano.

Tra l’instabilità politica che affligge l’Italia, comprese le dimissioni del Presidente del Consiglio (non approvate dal Presidente), il Cluster Logistica, Ferroviario, Marittimo e Porti del Paese europeo ha lanciato un appello al sostegno Mario Draghi In carica a causa dello sconvolgimento del mondo, o del suo fallimento, perché le forze politiche agiscono in modo responsabile.

“Non si può lasciare l’Italia senza prove affidabili e sicure, soprattutto nell’attuale momento storico che stiamo vivendo. Per questo chiediamo al Presidente del Consiglio Mario Draghi di rimanere in carica o alle forze politiche parlamentari di agire con responsabilità. Di qui l’ambiente politico , manifestando la propria fiducia all’autorità esecutiva, le consente di continuare a lavorare sui tanti fascicoli aperti, senza indugio né negoziazioni”, come hanno indicato i firmatari, tra loro: sartorialeArmatori dall’Italia.

“Le tensioni geopolitiche che non mostrano segni di attenuazione, le loro devastanti conseguenze per l’economia internazionale e la necessità di muoversi rapidamente verso l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza impongono una fondamentale continuità dell’azione di governo, che non può e non deve essere compromessa”, conclusero i rappresentanti sindacali del blocco.

Si tratta della presunta collezione lanciata da Conftrasporto, Confetra, Anasped, Angopi, Anna, Assarmatori, Assiterminal, Assocad, Ascocostieri, Assoferr, Assologistica, Assotir, CLIA, FAI, Fedepiloti, Federagenti, Federlogistica, Federtraslochi e Fedesaiport Uniport.

L’Italia è una repubblica parlamentare, quindi, nonostante le dimissioni del presidente del Consiglio, non può essere accettata fino a quando non ci sarà un accordo in Parlamento per eleggere un suo sostituto. La crisi è avvenuta dopo che il Movimento Cinque Stelle, membro della coalizione che sosteneva Draghi, gli aveva ritirato la fiducia a causa di incongruenze in una serie di proposte di legge.

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