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Il direttore sportivo della Ineos Grenadiers e la sua rabbia per come è stato deciso il Giro d’Italia 2023

Il direttore sportivo della Ineos Grenadiers e la sua rabbia per come è stato deciso il Giro d’Italia 2023

La 20a tappa del Giro d’Italia 2023 è stata più emozionante di qualsiasi altro giorno dopo che il vincitore della maglia rosa è stato deciso da una cronometro. Primoz Roglic (Jumbo Visma) ha completato la gara con un tempo fantastico lasciando secondo Geraint Thomas (Ineos Grenadiers). A non essere contento è stato Patrick Lefebvre, direttore sportivo della nazionale britannica, che ha criticato l’organizzazione della competizione senza approfondire.

“Oggi si è decisa la cronometro del Giro, anche se si può anche definire un circo. Non peserò le mie parole: come è disegnato ora il percorso, sono contrario al trecento per cento.Le parole di apertura di Lefevere sono state in questo penultimo giorno.

Per l’allenatore britannico si è persa l’essenza di questo sport. Ilan Van Wilder correrà un 36 × 34. Questa è mountain bike, non bici da strada. Penso che dovremmo monitorare i confini delle diverse discipline in modo più rigoroso.annunciare.

La tappa ha avuto un primo tratto pianeggiante e poi una salita di categoria 1 molto impegnativa. “Non capisco il fascino di queste percentuali estreme di pendenza. Questo Giro è stato un banco di prova: più la montagna è ripida, più si allevano topi”Lefevere ha detto a riguardo.

Geraint Thomas non ha fatto una cronometro irregolare, infatti è arrivato secondo, ma è arrivato a 40 secondi da Roglic, un trucco nel cambio moto e casco decisivo, che gli ha fatto perdere molto tempo.

Geraint Thomas, ciclista INEOS Grenadiers, al Giro d’Italia 2023

Francia Agenzia di stampa

“E poi, negli ultimi dieci chilometri cruciali, c’era un meccanico in moto dietro di lui, una bicicletta in spalla. Sono questi gli standard professionali che vuoi promuovere come sport del ciclismo? Penso che sia falso”.sulla ristrettezza della strada e sulle condizioni in cui dovevano competere.

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Lefebvre non solo si è concentrato su tutto quello che è successo sabato, ma non ha dimenticato nemmeno quello che è successo venerdì 19 maggio, quando hanno dovuto percorrere una lunga strada fino a 75 chilometri solo a causa della pioggia e del maltempo. “Sulla tappa Crans-Montana, il gruppo voleva accorciare la tappa e l’ha ottenuto. Ma poi non capisco perché abbiano lasciato passare la cronometro in corso”.governare.

Così Lefevere ha dato il meglio di sé agli organizzatori del Giro dopo aver calato il suo caposquadra (Thomas) al secondo posto nella classifica generale della 106a edizione della ‘corsa rosa’.