ROMA, 10 marzo I vettori italiani sospenderanno le operazioni nazionali da lunedì prossimo ea tempo indeterminato “per lavoro forzato” a causa dell’aumento dei prezzi dei carburanti causato dalla guerra in Ucraina. Lo sciopero è stato indetto dall’Azienda Autonoma Italiana Trasporti su Strada, Trasportounito, che ha spiegato in un comunicato che non si trattava di uno sciopero o di una richiesta specifica, ma piuttosto mirato a denunciare le difficoltà che sta attraversando il settore. L’associazione ha sottolineato che “la sospensione dei servizi è diventata inevitabile” a causa dell’aumento incontrollabile dei prezzi dei carburanti. Questa iniziativa pone un rischio nella distribuzione delle merci a negozi e supermercati, e questo è un problema poiché l’85% delle merci vendute in Italia viaggia su strada. Il gruppo, composto da circa 600 camionisti del sud Italia, ha sospeso le attività per alcuni giorni a fine febbraio prima dell’invasione russa dell’Ucraina, mentre i pescherecci italiani non hanno pescato questa settimana, per lo stesso motivo in entrambi i casi. L’Italia è particolarmente dipendente dalla Russia, che acquista dal 43% al 45% della sua fornitura annuale di gas e fino al 10% dei suoi barili di petrolio greggio importato a livello nazionale. L’associazione dei consumatori Codacons ha avvertito che le proteste “avranno un impatto diretto sui consumatori perché le forniture verranno tagliate e i prezzi al dettaglio aumenteranno nei negozi e nei supermercati”. EFE lsc / Sì
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