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Giorgia Meloni, leader dell’estrema destra italiana

Adrian Astorgano

La candidata Fratelli d’Italia difende che il suo partito, che l’ha portata ai primi posti dei sondaggi d’opinione del Paese, ha superato la nostalgia del fascismo.

Giorgia Meloni nasce dalla poesia. La madre, che ha già un’altra figlia, ha deciso di abortire perché ha interrotto la relazione con il padre, che finirebbe per abbandonare la famiglia. La donna sembrava così convinta di essere andata alla clinica a stomaco vuoto dove avrebbero dovuto interrompere la sua gravidanza, ma all’ultimo momento ha cambiato idea, ha attraversato la strada e ha scelto di entrare in un bar, dove avrebbe avere un cappuccino e un cornetto per colazione e fare festa fino a quando la sua seconda figlia è venuta al mondo. Questo aneddoto e molti altri sono raccontati dalla stessa Meloni in I Am Giorgia, il libro uscito in Italia lo scorso maggio in cui la leader del partito di estrema destra Fratelli d’Italia presenta il suo lato umano. , cercando così di imbiancare il passato neofascista per la sua formazione politica.

La strategia ha avuto successo, visto che a giugno la FdI è diventata il primo partito del Paese per intenti di voto, secondo i sondaggi, scavalcando la Lega di Matteo Salvini, suo principale alleato nel blocco conservatore ma allo stesso tempo suo più grande rivale.. quando si tratta di sedurre gli elettori di destra. Nonostante il Partito Democratico (di centro sinistra) sia al primo posto nei sondaggi, FdI sta seguendo le orme di pochi decimi, come la Lega, suggerendo che questi ultimi due partiti faranno da apripista in un futuro governo italiano se il prossimo anno , temono alcuni analisti, esplode l’ampia coalizione guidata da Mario Draghi e la richiesta di elezioni anticipate.

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Ma chi è Giorgia Meloni? Lo ha spiegato lei stessa agli spagnoli il 10 ottobre, quando ha preso parte all’azione politica a Madrid al Vox, partito di cui fa parte al Parlamento europeo. In uno spagnolo esitante, esclamò battendosi il petto: “Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono italiana, sono cristiana! Non me lo possono togliere!” E così Meloni ha tradotto in spagnolo la frase italiana che gli ha regalato finora il maggior successo nella sua carriera politica. Pronunciate in Rally, queste parole sono diventate un successo musicale nel 2019 dopo che due dj milanesi le hanno messo una base elettronica. su di esso, Meloni ha saputo cavalcare l’onda della popolarità a suo vantaggio.

44 anni e cresciuta nel famoso quartiere romano della Garbatella, la leader di Fratelli d’Italia è in politica fin dalla prima giovinezza, quando faceva parte del movimento studentesco di Alleanza Nazionale, ed erede del partito neofascista gruppo MSI. La Meloni è stanca di ricordare queste radici, e più volte auspica una rifondazione che, secondo lei, ha completato l’estrema destra italiana. Non c’è nostalgia fascista, razzista o antisemita nel DNA di FdI. Non c’è posto per tutto questo. Nel nostro DNA c’è il rifiuto di qualsiasi ordine nel passato, presente e futuro. E non c’è niente nella mia vita, né nella storia del giuramento che rappresento, di cui mi debba vergognare o di cui dovrei scusarmi”, ha dichiarato lo scorso settembre in un’intervista al quotidiano “Corriere della”.

Nonostante queste parole, ci sono prove che tra le fila della destra italiana ci sia ancora chi vede ancora con favore il fascismo. L’ultimo a dimostrarlo è stato Enrico Michetti, il candidato conservatore alle ultime elezioni sindacali a Roma, scelto da Meloni. Difendendosi dalle accuse di estrema destra, Michetti ha commentato: “Io sono democristiano. Se era fascista, per dirlo, che problema c’è? Non era del tutto corretto nemmeno nel parlare dell’Olocausto, come ha affermato che è stata ricordata più di altre persecuzioni.” Perché gli ebrei “hanno banche e appartengono alla lobby che può decidere le sorti del pianeta”.

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Giorgia Meloni, ovviamente, preferisce concentrarsi su questi temi, che alienano l’elettore moderato, per focalizzare la sua strategia sulla critica al governo Draghi. Politicamente questa è la posizione più facile per FdI, visto che gli altri partiti del parlamento romano fanno parte di una coalizione molto ampia guidata dall’ex presidente della Banca centrale europea. Così Meloni è rimasto vuoto dell’intera arena dell’opposizione, che ha sfruttato per salire alle urne e far crescere il suo partito anche nel nord del Paese, roccaforte della Lega, e non solo al centro e al centro. Sud, dove l’FdI di solito dà i migliori ritorni.

“Oltre ad essere l’unica forza politica non al governo, che le permette di sedurre gli elettori della Lega o del Movimento Cinque Stelle che sono insoddisfatti delle decisioni dell’esecutivo, Meloni riesce anche per le sue capacità personali. Lei è una donna schietta con una posizione molto chiara: la critica alla globalizzazione si manifesta nei temi del Like immigrazione e reinsediamento», afferma Marco Almagest, docente di Scienze politiche all’Università di Padova.

A suo avviso, non c’è da farsi prendere dal panico se Fratelli d’Italia è il principale partito del futuro governo italiano. Ci vorrebbe una coalizione ampia e un partito istituzionale molto complesso per arrivare a questo punto. È anche probabile che la carica di primo ministro e portafogli chiave del gabinetto andrà alla parte più moderata del centrodestra. Il ruolo poi svolto dal capo di Stato sarà fondamentale, così come la pressione internazionale affinché non ci sia una leadership sovrana nel governo.