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Covid-19, una malattia preesistente per le aziende farmaceutiche prepagate?

Ospedale di terapia intensiva corona virus

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D’altra parte, è molto importante poter conoscere le future implicazioni del COVID per ogni persona e per il sistema sanitario. Ad esempio, non sappiamo a quali studi (se ci sono) dovrebbe sottoporsi una persona con la malattia. O se devi avere consultazioni regolari con professionisti medici o se hai bisogno di farmaci cronici. Ciò genera incertezza per i pazienti, gli operatori sanitari e gli operatori sanitari, sia pubblici che privati.

Nel complesso, questa posizione solleva anche molte domande su fatti al di là della medicina, come quelli relativi all’assicurazione, alla copertura e alla legislazione, tra gli altri aspetti.

In questo scenario, con il pretesto che si tratta di una malattia preesistentePotrebbero essere aziende? Medicina prepagata Si può rifiutare l’iscrizione a una persona con COVID?

In Argentina, la normativa relativa alla pratica delle aziende farmaceutiche prepagate (Legge 26682) prevede questi casi, sapendo che: Le malattie preesistenti non possono essere criteri di rifiuto di ammissione, purché autorizzato da atto di notorietà. Cioè, indipendentemente dal loro stato di salute, la persona che vuole assumere questi servizi deve essere accettata.

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Pixabay

In caso di dubbi o reclami, è presente l’Autorità di vigilanza sui servizi sanitari, che è un ente governativo che regola e controlla il lavoro sociale nazionale e gli enti sanitari prepagati e fornisce informazioni e consulenza, al fine di garantire l’esercizio dei diritti degli utenti. Per quanto riguarda i benefici per la salute. È importante menzionarlo L’ente ha facoltà di autorizzare, su richiesta di pagamento anticipato, i valori differenziali per la cura di malattie preesistenti, secondo le spese che si prevede di sostenere per il trattamento del paziente alla luce delle prestazioni che potrebbero essere richieste dalla sua condizione clinica.

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In conclusione, le aziende prepagate non possono rifiutarsi di accettare pazienti che hanno contratto il COVID. Oggigiorno, a causa della scarsa conoscenza della malattia, Una storia di infezione da COVID non è di per sé una condizione preesistente. Quindi, L’applicazione del valore differenziale nella tariffa per questo servizio non è giustificata, Poiché non sono state quantificate le necessità di prestazioni mediche, prevedibili e contabilizzabili in termini di spesa, che potrebbero essere richieste.